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Antonio Conte si gode un'Inter nuovamente seconda in classifica dopo il 3-0 di Marassi sul Genoa, ma dice la sua anche sulla grande suggestione di mercato degli ultimi giorni: quella che parla di un possibile passaggio di Lionel Messi in nerazzurro. Ma le parole pronunciate dal tecnico salentino nel dopopartita di Marassi sono fin troppo chiare sull'argomento.
"Messi all'Inter è solo Fantacalcio. In questo momento il suo profilo non è accostabile al nostro club per tantissimi motivi", sono le parole con cui l'allenatore nerazzurro ha liquidato la vicenda. Dichiarazioni peraltro in linea con quelle rilasciate da Beppe Marotta prima dell'inizio della partita.
C'è però la vittoria sul Genoa da analizzare, e soprattutto il ritorno al secondo posto in classifica. Qualcosa che però a Conte non basta: "Abbiamo fatto 76 punti e possiamo considerarli un buon bottino. Ma sono sicuro che non sia comunque sufficiente per vincere".
Il pensiero continua insomma ad andare allo scudetto. "Il campionato sarà vinto da qualcun altro - sottolinea infatti Conte -. La nostra ambizione dev'essere quella di cercare di arrivare più in alto possibile. Perché quelli che rimangono sono solo freddi numeri".
I rimpianti per come si è evoluta la fase nevralgica della stagione non mancano: "Ne scelgo due, Sassuolo e Bologna. In un caso abbiamo pareggiato al 90' dopo aver segnato all'86', nell'altro abbiamo perso con loro in dieci e sbagliando un rigore. E da parte mia c'è stata tanta rabbia e tanto rammarico".
"In altre partite però abbiamo dato tutto, penso alla trasferta di Verona o alla partita con la Fiorentina. Capitano anni in cui semini tanto e raccogli poco, ma quando vinci la fortuna è dalla tua parte a prescindere", evidenzia Conte.
C'è poi da parlare di un Romelu Lukaku in grande spolvero: "Ho insistito per averlo, è un giocatore atipico. Alto 1,90, è anche veloce. Può però ancora crescere nel tocco di palla e nella cattiveria".
Getty ImagesAntonio Conte