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Euro2020: Petkovic all'assalto delle "Furie Rosse" senza Xhaka

2 LUGLIO
CALCIO/EURO 2020

La vincente di questa sfida affronterà in semifinale, chi supererà il turno tra Italia e Belgio

SPORT TODAY

Dopo qualche giorno di pausa, oggi si torna in campo. Cominciano infatti i quarti di finale degli Europei. A inaugurarli ci pensano Svizzera e Spagna alle ore 18.00 a San Pietroburgo, che arrivano a questo punto del torneo dopo percorsi molto simili.

Alla fine della seconda giornata erano più fuori che dentro. Petkovic aveva pareggiato con il Galles ed era stato schiantato dall’Italia, Luis Enrique aveva fatto 0-0 contro la Svezia e 1-1 contro la Polonia. Stavano cercando tutt’e due un punto d’equilibrio. Trovato alla terza giornata, la Svizzera con il 3-1 sulla Turchia, la Spagna con il 5-0 sulla Slovacchia. Agli ottavi, l’impresa degli elvetici e il bis dei 5 gol spagnoli ai croati. Ora sono squadre vere. Partita molto importante anche per gli Azzurri di Roberto Mancini, visto che la vincente di questo quarto di finale affronterà in semifinale la vincente di Italia-Belgio.

Vladimir Petkovic si è dimostrato molto ottimista per la sfida contro la Spagna, nella quale dovrà però fare a meno di Granit Zhaka (fermato da un turno di squalifica): "Granit starà con noi in panchina, questa volta avrà un ruolo diverso, ma in rosa ho altri ottimi giocatori, e altri leader, quindi non cambieremo molto, e non credo muterà il nostro modo di giocare. Abbiamo un piano tattico, io ho più sensazioni buone rispetto a quelle negative: vogliamo vincere per ottenere un risultato storico, anche se giocheremo contro una rivale, la Spagna, che è tra le principali favorite di questo Europeo".

A Petkovic risponde Luis Enrique, che si dimostra molto fiducioso, anche alla luce delle ultime due gare nelle quali la sua Spagna ha realizzato un totale di 10 gol: "Non so se siamo favoriti. Posso dire che abbiamo una nazionale molto forte e lo abbiamo dimostrato nelle ultime partite: è difficile batterci e da qualche partita stiamo giocando bene. Ora vogliamo andare avanti. Ormai ogni partita è una finale e non si può più sbagliare: se lo fai, torni a casa. C'è qualche nazionale migliore della nostra a questi Europei? No".

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