Australian Open, il diario della giornata: 23 gennaio

Riviviamo il martedì australiano che ha portato il nostro Sinner tra i magnifici quattro del singolare maschile.

Promosso

Andrey Rublev non ha mai superato lo scoglio dei quarti in un Major, ma è pur sempre il quinto giocatore della classifica ATP e il modo in cui Jannik Sinner lo liquida è da campione vero; nonostante un secondo parziale di enorme sofferenza, con annesso intervento del fisioterapista per un mal di pancia per fortuna passeggero, il nativo di San Candido recupera da 1-5 nel tie-break per poi imporsi in tre set come accaduto nei quattro turni precedenti.

Bocciata

Non sembra proprio una ex-vincitrice di Slam Barbora Krejcikova, letteralmente spazzata via da Aryna Sabalenka in un confronto senza storia che dura soltanto 71 minuti; la ceca non riesce ad impensierire la nativa di Minsk che, pur senza brillare alla battuta, risparmia energie preziose in vista della fase cruciale del torneo.

Rimandata

La campionessa dell’ultimo Open degli Stati Uniti, Coco Gauff, fatica tremendamente per sbarazzarsi della ucraina Marta Kostyuk che la grazia nel primo parziale in cui si fa rimontare da cinque a uno, sciupando inoltre due set-point; se l’americana vorrà aggiudicarsi la rivincita dell’atto conclusivo di Flushing Meadows con la Sabalenka dovrà, necessariamente, elevare il proprio rendimento.

Che sorpresa!

Non può e non deve diventare scontato quello che sta facendo Novak Djokovic nell’ultima parte di una carriera incredibile in cui, pur avendo praticamente battuto ogni record, continua a scendere in campo con la stessa ferocia di quando era ragazzino; nonostante un match complicato con Taylor Fritz, che gli annulla ben quindici palle-break nei primi due set, il numero uno al mondo emerge ancora una volta alla distanza, chiudendo la contesa dopo quasi quattro ore di lotta.

Getty ImagesCoco Gauff ha faticato più del previsto per piegare la resistenza di Marta Kostyuk