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È tempo di bilanci in campo femminile dopo la conclusione del torneo di singolare e non potevano, pertanto, mancare i nostri voti alle campionesse della racchetta.
Aryna Sabalenka 9,5
Non è colpa della bielorussa se le avversarie più insidiose vengono eliminate prematuramente con l’eccezione di Coco Gauff, sconfitta dalla nativa di Minsk in semifinale con il punteggio di 7-6 (7-2) 6-4; per il resto, si tratta di ordinaria amministrazione per la seconda giocatrice del ranking WTA che si impone senza lasciare neanche un set per strada.
Qinwen Zheng 8
La 21enne cinese approfitta nel migliore dei modi di una parte alta del tabellone svuotatasi di teste di serie, rischiando soltanto nel derby di terzo turno con la connazionale Yafan Wang, piegata al super tie-break della frazione decisiva. La Sabalenka è, però, ancora fuori dalla sua portata e racimola appena cinque giochi in finale, trasmettendo la sensazione che dovrà migliorare molto in futuro per ambire a ripercorrere le orme di Na Li, capace di trionfare all’Australian Open nel 2014.
Dayana Yastremska 8,5
La vera sorpresa di questo torneo in cui vince otto partite tra qualificazioni e main draw prima di essere fermata dalla Zheng, oltre che da un problema fisico ai muscoli addominali accusato nel corso del primo parziale. La 23enne di Odessa sembra, finalmente, aver trovato il modo per mettere a frutto il proprio talento.
Coco Gauff 6
Si limita al compitino l’americana che, dopo aver trionfato all’Open degli Stati Uniti nella scorsa stagione, non sembra essere al top della forma in questo primo Slam del 2024 in cui rischia, già, l’eliminazione nei quarti con l’ucraina Marta Kostyuk prima di arrendersi alla futura vincitrice Sabalenka.
Linda Noskova 7,5
Bravissima la giovane ceca, classe 2004, a compiere l’impresa del torneo, superando in rimonta la numero uno al mondo, Iga Swiatek, però non capitalizza sino in fondo questo successo, unito al ritiro di Elina Svitolina negli ottavi, facendosi sorprendere dalla Yastremska.
Jasmine Paolini 7
La 28enne di Castelnuovo di Garfagnana arriva per la prima volta negli ottavi di un Major, motivo per cui si tratta di un torneo più che positivo per l’azzurra, tuttavia rimane comunque il rimpianto di aver, in parte, sprecato un tabellone probabilmente irripetibile in futuro.
Iga Swiatek 4
La campionessa polacca continua a far fatica negli Slam sul veloce, dove si è imposta soltanto a New York nel 2022, incappando in un inatteso k.o. con la Noskova; la sensazione è che, lontana dall’amata terra rossa, la 22enne di Varsavia non sia la tennista più forte al mondo.
Elena Rybakina 4
Gioca il tie-break più lungo della storia negli Slam con la russa Anna Blinkova al 2° turno, perdendolo per 22 punti a 20, ma la kazaka ne avrebbe fatto volentieri a meno: uscire subito da un torneo dove aveva raggiunto la finale dodici mesi fa rappresenta, infatti, un enorme passo indietro.
Jessica Pegula 3
Sembra il Rublev al femminile la 29enne di Buffalo che ha una classifica meravigliosa (5), ma continua a deludere nei grandi appuntamenti in cui non riesce mai a piazzare l’acuto; in aggiunta, il netto k.o. rimediato con la modesta francese Clara Burel è imperdonabile per un’atleta del suo livello.
Ons Jabeur 2
La 16enne Mirra Andreeva è una tennista dal grande potenziale, però raccogliere la miseria di due giochi è una vera e propria umiliazione per la tunisina che in pagella si merita, quindi, un voto corrispondente alla modesta prestazione offerta contro la russa.
Getty ImagesSenza soffrire troppo, Aryna Sabalenka si è aggiudicata per il secondo anno consecutivo il torneo di Melbourne