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March Madness, Zags e Bears alla prova del nove

5 APRILE
SPORT USA

Gonzaga e Baylor si sfidano stanotte per fare la storia: nessuna delle due ha mai vinto il titolo.

SPORT TODAY

Dopo le emozioni vissute nelle semifinali contro UCLA e Houston, Zags e Bears sono pronte a dar vita ad un incontro memorabile nell’atto conclusivo della March Madness 2021.

Entrambe le compagini si presentano per la seconda volta nella loro storia alla finalissima del torneo del basket college, un appuntamento dove sia Gonzaga che Baylor proveranno a far dimenticare ai propri tifosi le sconfitte subite nel 2017 (Bulldogs superati da North Carolina) e nel lontano 1948 (Kentucky vittoriosa sui Bears).

La qualità non mancherà di certo in campo visto che, di fronte, si troveranno i due programmi col record migliore negli ultimi due anni (Gonzaga ha accumulato 62 vittorie e 2 sconfitte dall’inizio della stagione 2019/20, Baylor 53 e 6). Gli Zags, in particolare, arrivano in finale da imbattuti proprio come Indiana State (guidata da Larry Bird) fece nel 1979 prima di cedere il passo a una Michigan State trascinata dalle invenzioni di Magic Johnson.

Coach Mark Few e i suoi sperano di non rivivere il destino dei Sycamores e di mantenere invece immacolato il ruolino di marcia contro i Bears. Nei cinque precedenti fra le squadre, infatti, Gonzaga ha sempre avuto la meglio su Baylor, sconfitta anche nell’ultimo scontro tra le due formazioni avvenuto nel torneo NCAA 2019 quando gli Zags erano testa di serie numero 1 e superarono 83-71 gli uomini di Scott Drew.

Quella gara se la ricordano bene Mark Vital, Jared Butler, Matthew Mayer e Flo Thamba da una parte e Corey Kispert dall’altra. Proprio il numero 24 dei Bulldogs è uno degli uomini più attesi questa sera visto che con l’ennesima buona prestazione stagionale, oltre a regalare il titolo alla sua università, il nativo di Edmonds potrebbe rafforzare la sua candidatura in vista del prossimo Draft NBA.

Dotato di un tiro mortifero, l’ala classe 1999 (data attorno alla dieci stando alle ultime previsioni) l’anno prossimo potrebbe fare il salto tra i pro’ assieme al compagno di squadra Jalen Suggs. Giustiziere di UCLA in semifinale con una conclusione già entrata nella leggenda, la point guard del 2001 è accreditata di una scelta tra le prime tre, una previsione giustificata dalle sue qualità nel clutch time e dalla sua capacità di saper aprire il campo con profitto.

I due potrebbero quindi seguire i tanti che, mettendosi in mostra con la maglia biancorossoblu degli Zags, hanno poi fatto il salto al livello superiore. Fra questi spicca su tutti il nome di John Stockton (scelto alla 16 nel 1984), mentre in tempi recenti si ricordano (tra i giocatori attualmente attivi sui parquet NBA) Rui Hachimura, Domantas Sabonis, Kelly Olynik e il portacolori della Reyer Venezia Austin Daye.

Prima però di pensare al futuro e imbarcarsi in nuove avventure, per Kispert e Suggs c’è ancora un titolo da vincere e un nome da riportare in alto: quello della West Coast. Aggiudicandosi l’incontro di stasera infatti l’ateneo di Spokane (Washington) riporterebbe sul tetto del college basketball un team appartenente a questa Conference 65 anni dopo la University of San Francisco di Bill Russell.

Parallelamente, Baylor (college che ha dato il là alle carriere di Vinnie Johnson, Terry Teagle, Taurean Prince, Royce O’Neal e dell’ex Olimpia Milano Curtis Jerrels) cercherà di rimettere sulla mappa lo stato del Texas 55 anni dopo la vittoria di Texas Western (oggi noto come UTEP), primo e unico ateneo della regione a riuscire nell’impresa.

La versione 2020/21 dei Bears potrebbe interrompere l’astinenza da quelle parti almeno in campo maschile, dato che, tra le donne, gli oro-verdi si sono già distinti mettendo in bacheca ben tre titoli nazionali, un numero che a Waco si augurano questa volta siano gli uomini a ritoccare.

Jalen Suggs

Getty ImagesJalen Suggs

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