QUESTO SITO NON RAPPRESENTA UNA TESTATA GIORNALISTICA IN QUANTO VIENE AGGIORNATO SENZA ALCUNA PERIODICITA'

NBA Draft 2022 - Il futuro di Paolo Banchero

31 MAGGIO
SPORT USA

Orlando Magic, Oklahoma City Thunder e Houston Rockets: queste le destinazioni più probabili per Paolo Banchero, che difficilmente finirà fuori dalla zona podio al Draft NBA 2022. Ma tra queste pretendenti, quale può offrire il fit migliore a Banchero? La risposta, in questo articolo.

SPORT TODAY

“Mi sento il miglior giocatore di questo Draft”. Ne è sicuro Paolo Banchero, che si presenta con consapevole spavalderia all’attesissimo evento del prossimo 23 giugno, quando al Barclays Center di Brooklyn si terrà il Draft 2022.

Le previsioni non danno però favorito per la prima scelta assoluta il classe 2002, nato a Seattle ma di chiare origini italiane da parte di padre - ex giocatore di football americano al College - e afroamericane da parte di madre, dalla quale ha tratto invece la predilizione per la pallacanestro, che mamma Rhonda Smith ha praticato anche a livello WNBA con la maglia delle Sacramento Monarchs.

Houston la destinazione più probabile

Dicevamo: Paolo Banchero si sente il giocatore più pronto e forte tra le matricole eleggibili al Draft 2022, ma forse non quello dal maggiore potenziale. Chet Holmgren in tal senso sembra avere maggiori margini di miglioramento e pertanto potrebbe essere lui la prima scelta assoluta, che chiameranno gli Orlando Magic. Leve infinite, mani educate, QI cestistico già importante per l’età e il ruolo, fa particolarmente gola perché ha le stimmate per diventare il prossimo freak, sebbene non potrà mai contare sull’atletismo e la massa muscolare di tanti colleghi. Anche Oklahoma City strizza l’occhio al prodotto di Gonzaga, che tuttavia darebbero il benvenuto volentieri a Jabari Smith, 3&D che pare già pronto a dare un contributo di alto livello pure tra i pro e che aiuterebbe i Thunder a rafforzare il frontcourt.

E dunque Paolo Banchero? Non è impossibile che possa superare alle ultime curve Holmgren e Smith, ma in ogni caso nel suo futuro la pista più plausibile vede il prodotto dell’università di Duke diretto a Houston. 

La franchigia texana ha ottenuto la terza posizione nella lottery e potrebbe spenderla proprio per Banchero, che andrebbe a formare una coppia di lunghi ben assortita con il coetaneo Alperen Sengun, pivot tecnicamente sopraffino e già molto avanti nelle letture offensive nonostante debba ancora compiere i 20 anni di età. Il turco viene già paragonato a Nikola Jokic per le sue qualità di passatore, ma è ancora presto per capire se effettivamente potrà avvicinarsi al livello dell’MVP in carica. Quel che pare certo è che Christian Wood, centro titolare dei Rockets nel 2021/22, sia sul mercato nonostante una stagione da oltre 17 punti e 10 rimbalzi di media a gara. A Houston vogliono puntare con forza sui giovani da far crescere, su uno young core molto intrigante che conta anche Kevin Porter Jr, Jalen Green, Jae’Sean Tate e Kenyon Martin Jr. Wood vecchio non è, ma se dovesse arrivare un’offerta all’altezza verrebbe sacrificato senza troppi indugi, specialmente con la possibilità di inserire Banchero da 4 titolare a garantire quell’atletismo sotto le plance che mancherebbe in caso di partenza di Wood. Atletismo, ma non solo.

Fin dove può arrivare Banchero

Paolo Banchero è un’ala forte che alla prestanza fisica abbina un buonissimo ball-handling per un giocatore della sua stazza. La capacità di creare dal palleggio, di alzarsi per tirare dalla medio-lunga distanza o attaccare il pitturato con potenza sono caratteristiche che ai già citati Holmgren e Smith appartengono meno, non avendo lo stesso telaio e la stessa proprietà di palleggio. Nel corso della stagione, gli esperti lo hanno comparato a Julius Randle: un paragone calzante, sebbene Banchero abbia l’età e i mezzi per diventare anche più di un giocatore d’élite quale è il numero 30 dei New York Knicks. Ma lo stile di gioco, potenzialmente, è quello della point forward capace di colpire fronte e spalle a canestro, di punire i mismatch, attirare raddoppi per liberare i tiratori sul perimetro, andando sempre forte a rimbalzo e non facendo mai mancare energia. In tal proposito, la giornalista di ESPN Holly Rowe ha riportato che Banchero dopo ogni partita perde 3 kg di peso per quanto suda. Sintomo che il ragazzo, di energia in campo, ne mette eccome.

Non sappiamo ancora se effettivamente Paolo Banchero tra meno di un mese prenderà casa a Houston o altrove, ma tutto porta a pensare che il prodotto di Duke sia destinato a vestire la canotta dei Rockets. E dato che di razzi si sta parlando, allora gli auguriamo di superare - oltre alla sfera celeste - anche le aspettative generali su quella che sarà la sua carriera professionistica.

Perché in questo caso non è il cielo il limite, ma lo spazio.

Che sia coi Rockets o qualsiasi altra franchigia: buona conquista della NBA, Paolo!

Paolo Banchero, Duke Blue Devils, NBA

Getty ImagesGetty Images

NOTIZIE CORRELATE