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Mir e un’ossessione da soddisfare il prima possibile

23 NOVEMBRE
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Il pilota spagnolo, campione del mondo 2020, quest’anno ha corso e reso sotto le attese andando in questo modo lontano dalla riconferma iridata.

SPORT TODAY

Non può e non è soddisfatto Joan Mir di quanto ottenuto in questo 2021. Il pilota iberico della Suzuki infatti aveva approcciato l’anno con l’ambiziosa intenzione di difendere il titolo conquistato l’anno prima ma diverse difficoltà, fin da subito, gli han fatto capire che questo traguardo sarebbe stato praticamente impossibile da raggiungere.

"All'inizio della stagione ho già capito che sarebbe stato difficile. Ho visto che tutti gli altri erano migliorati molto e che c'erano aree in cui anche noi dovevamo migliorare. Mi sono reso conto che tutti aveva cose che noi non avevamo, che c'era una grossa differenza in accelerazione e che l'avremmo pagato" ha ammesso Mir, due volte secondo e quattro volte terzo nel 2021.

Deluso quindi per l’esito della stagione appena conclusa, il nativo di Palma di Maiorca ha già messo nel mirino il 2022, anno in cui spera di poter tramutare in realtà quella che, più che un desiderio, è una vera e propria “ossessione”.

Sento di non aver fatto tutto con la Suzuki, non ho dato tutto quello che potevo dare. Sì, ho vinto. Ma so che posso vincere in un altro modo, sono ossessionato dal vincere in un altro modo. L'anno scorso ho vinto con la costanza, essendo intelligente, ma non perché ero il più veloce. Vorrei lottare per essere il più veloce con la Suzuki. È questa la mia sfida” ha confessato Mir il quale poi non ha escluso di poter andare a caccia della vittoria iridata anche con un’altra livrea.

"Sì, forse sì, ma in un secondo momento" ha affermato a tal proposito il classe 1997.

Joan Mir

Getty ImagesJoan Mir

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