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Milan, Bonera rivuole lo stesso spirito di Napoli

25 NOVEMBRE
CALCIO/SERIE A

Le parole di Daniele Bonera in conferenza stampa alla vigilia di Lille-Milan di Europa League.

SPORT TODAY

Il Milan è chiamato a dare continuità a quanto di buono si è visto al 'San Paolo' di Napoli, dove è arrivato un successo prestigioso contro una diretta concorrente: in panchina sedeva Daniele Bonera, sostituto di Pioli e del suo vice Murelli, entrambi positivi al Covid-19.

Il collaboratore del tecnico rossonero ha parlato nella conferenza stampa della vigilia: il punto sugli errori commessi all'andata col Lille e sulle sensazioni a qualche ora di distanza dall'infortunio occorso a Zlatan Ibrahimovic. "Vincere fa bene, affrontiamo una squadra che è al primo posto nel girone e al secondo in Ligue 1. All'andata abbiamo commesso troppi errori tattici e di posizionamento. L'infortunio di Ibrahimovic? Giochiamo ogni tre giorni, ma possiamo contare su una rosa ampia e di livello che ci consente di cambiare gli interpreti. A prescindere dagli infortuni conta lo spirito, come quello che si è visto a Napoli".

Nonostante il problema fisico che lo terrà lontano dal campo per un po', lo svedese è carico e deciso a tornare per dare una grossa mano alla squadra in Italia e in Europa. "L'ho visto, già dopo aver svolto la risonanza era carico, ma questa non è di certo una novità. E' un grande atleta e grande uomo, è pronto a recuperare subito".

Attenzione alla verve offensiva del Lille che a San Siro si è rivelata determinante per il risultato finale di 0-3. "In attacco sono molto bravi, all'andata abbiamo sbagliato sia dal punto di vista tattico che tecnico. Cercheremo di risolvere i problemi che si sono visti a Milano. Di fronte ci troveremo una grande squadra, massimo rispetto".

Bonera non firma per un pareggio: vincere ovunque è l'obiettivo principale da portare a termine. "Noi sottovalutati? L'importante è sentirsi forti all'interno del proprio gruppo, abbiamo una mentalità solida e sappiamo bene come comportarci. Vogliamo restare in alto, quello che si dice da fuori fa parte del gioco. La nostra mentalità ci obbliga ad imporci ovunque, dobbiamo continuare così".

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