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Tutto il fascino di Italia-Inghilterra

8 LUGLIO
CALCIO/EURO 2020

Da una parte chi il calcio lo ha importato, vincendo tanto, dall'altra chi il football l'ha inventato, raccogliendo però quasi esclusivamente delusioni. La storia cambierà corso? Sperando di no, che a Wembley vinca il buon senso.

GUIDO BAGATTA

Volevamo tutti una finale Italia-Inghilterra? Adesso ce l’abbiamo e la giocheremo nello stadio (con il Maracanà) più famoso al mondo che però, come quello brasiliano, è stato completamente rifatto qualche anno addietro.

Rimane quindi il fascino del nome e della location, ma non mi parlate, almeno per questo aspetto, di “storia” perché è come se celebrassimo in un museo americano una riproduzione dei “Bronzi di Riace” o della “Pietà” del Michelangelo, facendo finta che siano quelli veri.

Detto questo, stiamo per vivere un weekend molto intenso, anche per quelli che, del calcio, se ne fregano “abbastanza” e per quelli a cui l’undici contro undici con la palla che si tocca solo con i piedi proprio non fa né caldo, né freddo (e sono comunque una ventina di milioni, non pochi, secondo una recente indagine di mercato). 

Domenica alle 21 si troveranno di fronte quelli che il calcio lo hanno praticamente inventato, ma dal calcio, a livello di nazionale, hanno  sempre subito solo delle “atroci” delusioni e quelli che, forse per primi, il calcio lo hanno importato dalla Gran Bretagna, assieme al cricket che poi (diciamo per fortuna) almeno in Italia si è sciolto come neve al sole.

A livello di trofei in bacheca, la gara tra noi e loro proprio non esiste: per la “Perfida Albione” un solo campionato del mondo, vinto, tra mille discussioni nel lontanissimo 1966. Prima e dopo, niente di niente.

Per noi, invece, quattro stelle sulla maglia per i Mondiali vinti (tutti meritatamente) alle quali vanno aggiunte due finali perse. In Europa, invece, per gli azzurri questa sarà la quarta finale, con una vittoria e due sconfitte in archivio. Come detto, almeno sulle pagine dei libri di storia non c’è corsa, ma lo sport, rispetto ad altri aspetti della vita, potrebbe prima o poi cambiare il proprio corso, quindi dobbiamo stare molto attenti.

La dimostrazione è la Spagna, la nostra ultima “vittima” che dal nulla, all’inizio del nuovo millennio, è arrivata a vincere Mondiali ed Europei quando, poco tempo prima, faceva fatica a passare il primo turno dei campionati stessi. 

Domenica, in uno Wembley con pochissimi posti vuoti, oltre alla sfida del mondo intero contro…. la variante Delta, andranno in campo due squadre che, distrattamente, sembrerebbero rivali da secoli, ma che invece, sempre a livello di Nazionali (i club, purtroppo per noi, sono un’altra cosa...) si sono annusate poche volte, non generando, tra l’altro, pagine memorabili di sfide eroiche. Per l’Italia, Francia, Germania e la stessa Spagna, diciamolo, sono un’altra cosa, l’Inghilterra, soprattutto per colpa sua, è sino ad oggi rimasta nel parcheggio scoperto del calcio che conta, non potendo neppure avvicinarsi all’ambito valet.

Ma, da mercoledì sera, con la vittoria sulla Danimarca, tutto questo potrebbe essere cambiato ed ora i sudditi della Regina (o di Boris Johnson, in versione capo ultrà) avranno finalmente (per loro) l’occasione di mostrare i bicipiti. Noi li aspetteremo al varco, sperando solo che lotte, battaglie, botte ed affini avvengano unicamente all’interno del rettangolo di gioco e non altrove.

Dico questo perché le ultime notizie che arrivano da Londra raccontano di tifosi italiani “bullizzati” e dell’inviato di “Goldbet news” (e di Sportitalia) Tancredi Palmeri aggredito davanti allo stadio mentre preparava il collegamento post partita, perché riconosciuto come italiano.

L’altra sera, attorno a Wembley scorreva decisamente un po’ troppa birra e un po’ poco buon senso: speriamo che le cose cambino in corso d’opera e che in quello che (da quando ha debellato il fenomeno degli hooligans) è il paese più civile, a livello sportivo, del vecchio continente, si ricominci a discutere solo di come Chiellini metterà la sabbia nel motore al buon Kane o di come Southgate abbia potuto sbirciare il libretto degli schemi di Mancini, dimenticato in panchina dall’amico Lombardo, che lo stava ripassando.

GUIDO BAGATTA
Wembley

Getty ImagesUno scorcio dello stadio di Wembley durante una delle semifinali di Euro 2020

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GUIDO BAGATTA