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Euro 2020, si parte: le favorite dei bookmakers

7 GIUGNO
CALCIO/EURO 2020

Secondo i bookies la prima edizione itinerante della storia sarà un affare tra tre delle prime quattro europee dell'ultimo Mondiale.

TANCREDI PALMERI

Il primo Europeo itinerante della storia, il primo Europeo posticipato di un anno per motivi legati ad un’emergenza sanitaria. Ma forse anche il primo Europeo privo di una favorita assoluta.

Euro 2020, nome rimasto inalterato nonostante si giochi con un anno di ritardo, sarà la seconda edizione della massima rassegna continentale per Nazionali con fase finale a 24 squadre.

Un format che regalerà un’estate da protagonista a diverse selezioni lontane dai primi posti del ranking, ma a sollevare la Coppa l’11 luglio dovrebbe essere una delle "Magnifiche Sei".

Un elenco comprendente, in rigoroso ordine alfabetico, il Belgio, numero 1 del ranking Fifa, la Francia, campione del mondo in carica, la Germania, primatista nell’albo d’oro con tre trionfi, l’Inghilterra, massima espressione a livello di clubs, l'Italia dei giovani plasmata da Roberto Mancini e la Spagna, unica Nazionale in grado di vincere il titolo per due edizioni consecutive, nel 2008 e nel 2012. 

Stringendo ulteriormente la lista, i bookmakers vedono una lotta a tre tra Francia, Inghilterra e Belgio, ovvero tre delle prime quattro classificate dell’ultimo Mondiale.

I Bleus sono se possibili ancora più forti rispetto a Russia 2018, potendo contare sullo stesso gruppo, ma arricchito da un biennio di esperienza internazionale e con in più in attacco il gran ritorno di Karim Benzema, richiamato a sorpresa dal ct Deschamps dopo sei anni di ostracismo dovuti al ‘caso Valbuena’. Il centravanti del Real Madrid formerà con Kylian Mbappé e Antoine Griezmann un attacco che non teme confronti e che sarà sostenuto da un centrocampo fondato su Paul Pogba e su NGolo Kantè, fresco di Champions League vinta con il Chelsea.

Due campioni d’Europa per clubs, Mason Mount e Ben Chilwell, ne avrà anche l’Inghilterra di Gareth Southgate, che potrà contare anche sul blocco difensivo (Walker-Stones) del Manchester City dominatore in Premier e sconfitto dal Chelsea in finale di Champions, dal quale proviene anche il talento di Phil Foden. A 55 anni dal titolo mondiale in casa per i Tre Leoni sembra giunto il momento di raccogliere i frutti del dominio a livello di clubs e di quanto seminato negli ultimi anni a livello di giovani. Al gruppo, che si affiderà ai gol di Harry Kane, manca giusto forse solo un pizzico di esperienza, oltre che un trascinatore a centrocampo, ma preoccupano le defezioni dell'ultim'ora (Alexander-Arnold e Maguire).

Infine, il Belgio. I Diavoli Rossi del ct Roberto Martinez dovranno solo dimostrarsi in grado di reggere il peso del pronostico. L’asse Kevin De Bruyne-Romeu Lukaku non ha bisogno di presentazioni. Gli unici dubbi possono riguardare una difesa un po’ stagionata e l’annata non esaltante di Thibaut Courtois, ma un piazzamento fuori tra le prime quattro sarebbe un vero fallimento.
 

TANCREDI PALMERI
Lukaku, De Bruyne, Belgio

Getty ImagesLukaku, De Bruyne, Belgio

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