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È giunta l'ora dell'esordio a Euro 2020 della Polonia. La selezione di Paulo Sousa mina vagante e possibile sorpresa di questo torneo sfida la Slovacchia.
Calcio d'inizio in programma alle ore 18 a San Pietroburgo: banco di prova importante per Lewandowski e compagni. L'attaccante del Bayer Monaco è il pericolo numero uno per la retroguardia slovacca, guidata dal difensore dell'Inter Skriniar.
Le due nazionali si incrociano per la nona volta nella loro storia: negli otto precedenti il bilancio complessivo è di quattro vittorie slovacche e tre polacche, con altrettanti pareggi. Cinque anni fa, al terzo tentativo, la Polonia è riuscita a superare per la prima volta la fase a gironi, arrivando fino ai quarti di finale prima di cedere ai calci di rigore al Portogallo, laureatosi poi campione d’Europa. Quella di Euro 2016 è stata invece la prima partecipazione assoluta della Slovacchia, dopo la divisione dalla Repubblica Ceca. Skriniar e compagni si fermarono agli ottavi, eliminati dalla Germania.
A mettere in guardia la sua Polonia da eventuali sorprese è stato lo stesso commissario tecnico Paulo Sousa: "Non sarà facile. Sarà una partita molto dinamica e mentale, non possiamo commettere errori e dobbiamo essere pronti. Dobbiamo trovare gli spazi tra le linee della Slovacchia, una squadra molto ben organizzata e che difende con un blocco medio-basso. Loro sono molto forti nelle transizioni, diretti, non sprecano troppa energia in fase di costruzione e sono anche forti sui calci piazzati".
La risposta arriva dal commissario tecnico Stefan Tarkovic: "Abbiamo lavorato molto per arrivare fin qui e non vediamo l'ora di iniziare. Per noi è una grande sfida. La Polonia e in alto nel ranking FIFA e noi siamo outsider, ma credo che le squadre siano di livello simile. Un buon inizio è sicuramente importante, ma nel 2016 in Francia abbiamo perso la prima partita contro il Galles e siamo comunque riusciti a qualificarci".
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