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Serie A: Milano e Virtus Bologna, poi il nulla

13 DICEMBRE
BASKET

Non sembra esserci una terza forza in grado di lottare con le due favorite per lo scudetto.

GUIDO BAGATTA

Milano ha vinto l’undicesima partita consecutiva in campionato, regolando Brescia e facendo riposare soprattutto Hines e Rodriguez, i due senatori che serviranno in settimana in Euroleague. Bologna ha regolato, senza troppi problemi, Cremona, allungando nel secondo tempo dopo aver “scherzato” con un avversario volonteroso, ma di un livello non compatibile. E poi? Per capirci, a parte le due favorite per lo scudetto, cosa ci sta dando la serie A di quest’anno a livello di possibile terza contendente per il titolo? Intendo, che fine hanno fatto le Venezia, le Sassari le Brindisi di non troppa lontana memoria? Il torneo ci sta dicendo che, per motivi differenti, le altre “grandi”, per ora, non hanno risposto all’appello, anzi, forse non sono neppure ancora entrate in classe, se mai lo faranno.

L’Umana sta patendo ancora qualche scelta estiva “diversa” dal solito, come quella di non rafforzare il pacchetto lunghi, che ha visto la sola aggiunta di un Echodas che proprio pivot non è, contro la partenza di Fotu e Vidmar (quest’ultimo “oscuro” ma fondamentale per i lagunari). Sempre per i veneti c’è poi il discorso Philip, giocatore che pochi ancora hanno capito e che potrebbe essere il primo sacrificio per tentare di mettere le cose a posto prima che sia troppo tardi. L’Happy Casa, che, prima della partita con Milano sembrava poter, in qualche modo, ricalcare il percorso “pre covid” dell’anno passato, ha invece trovato, improvvisamente, un bel po’ di sabbia nel motore, venendo letteralmente travolta da una Reggiana che sorprende sempre, quando uno meno te lo aspetti. Anche per i pugliesi, vale il discorso che abbiamo fatto per Venezia, nel senso che bisognerà per forza cambiare presto qualcosa, magari prendendo uno straniero con tanti punti nelle mani (un tipo Harrison, per capirci) e comprendere che “pesce” sia Adrian, che, almeno io, non ho ancora compreso. Per Sassari, il discorso è invece leggermente differente, con la cura Bucchi che sta cominciando a funzionare, come si era già visto la settimana scorsa. La rollata imposta all’Umana, ha fatto capire che le cose stanno migliorando e di molto, soprattutto dopo l’aggiunta di Gerald Robinson (a proposito di gente con punti nelle mani) che il coach ha voluto a tutti i costi, dopo averlo già allenato a Roma l’anno passato.

Detto questo, resta la costatazione iniziale che, per le piazze di immediato “rincalzo” rispetto al duo di testa, le certezze del recente passato,per adesso, non ci sono proprio e, senza nulla togliere ai “soggetti” in causa, fa un certo  effetto vedere Trento quarta e Napoli terza. La Dolomiti Energia era partita male, con il pacchetto americano completamente cambiato e non dava davvero l’idea di poter arrivare così avanti e cosi presto. La Gevi, invece, fa impressione perché, oltre ad essere una matricola, ha avuto un sacco di problemi di roster, con infortuni e dipartite che ne hanno cambiato il volto (col senno di poi, decisamente in meglio) portandola a un livello davvero immaginabile.

GUIDO BAGATTA
Ettore Messina

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