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Contro ogni pronostico iniziale, dopo le prime due gare della serie scudetto, la Virtus Bologna guida il confronto con l’Olimpia Milano per 2-0.
Aiutata da una difesa sontuosa che costringe i meneghini a un terribile 2/17 dal campo nel quarto periodo, la squadra di Djordjevic impone infatti la sua legge anche in Gara 2 riuscendo nell’impresa di sbancare per la seconda volta in due giorni il Forum di Assago.
Milano, affossata dalla maggiore intensità ospite e tradita da alcuni dei suoi uomini chiave, non vendica la bruciante sconfitta subita in Gara 1 e ora dovrà far ricorso a tutto il proprio talento per ribaltare fuori casa una serie che Belinelli e i compagni sono riusciti a indirizzare come meglio non potevano nei primi due episodi.
Nel primo quarto la Virtus parte meglio con Gamble, Ricci (15 punti per lui alla fine) e Belinelli ma subisce il rientro di Milano quando la gara e i contatti salgono di colpi. L’Olimpia, infatti, di voglia e cattiveria, alza i toni in difesa fermando ripetutamente l’offensiva bianconera e in questo modo trae fiducia in attacco dove, grazie alle triple di Punter e Rodriguez, firma il 15-4 che vale il 21-16 al 10’.
Bologna però non fa scappare i padroni di casa e in avvio di secondo quarto risponde con un 7-0 che la riporta in testa alla contesa (21-23). Le due squadre a questo punto, con il match che resta sempre molto vivo e combattuto, si scambiano i favori punendo i rispettivi errori con un’esaltante serie di triple da cui, alla fine, è Milano a uscir vincitrice prendendo l’abbrivio per chiudere avanti all’intervallo (41-40).
Alla ripresa delle operazioni, le difese delle due squadre si ergono a protagoniste e limitano ciascuna le velleità avversarie. Si segna quindi col contagocce da una parte e dall’altra: la Virtus si aggrappa ai canestri di Ricci e Teodosic (top scorer dell'incontro con 21 punti), mentre tra le fila milanesi è Punter a prendersi le maggiori responsabilità. La musica cambia quando si mettono all’opera Belinelli e Rodriguez che infiammano un bellissimo duello a distanza firmando il 59-58 a fine periodo.
Negli ultimi dieci minuti di gioco entrambe le compagini devono fare i conti con un’incredibile secchezza offensiva. Milano addirittura impiega oltre otto minuti e mezzo a segnare il primo canestro dal campo del quarto, un digiuno di cui Bologna approfitta solo nell’ultima metà del periodo scappando al momento giusto sul +10 (65-75) con le conclusioni da tre punti di Markovic, Pajola e Teodosic.
L’Olimpia, incredula e affossata dalle cattive percentuali dei propri leader, prova una disperata rimonta negli ultimissimi possessi ma arriva al massimo al -5: i felsinei, infatti, gestiscono con freddezza i possessi chiavi e trovano un’impronosticabile 2-0 contro la terza forza d’Europa.
Getty ImagesAleksandar Djordjevic