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Dopo aver conquistato il quarto posto in Eurolega con l’ampia vittoria contro l’Efes, Milano non è riuscita a ripetersi a Brindisi dove, pur essendoci in palio il primo posto in classifica nel campionato italiano, la squadra di coach Messina è caduta 80-71.
Al netto dell’ennesima grande prestazione stagionale dell’Happy Casa (vittoriosa nonostante le assenze di Thompson, Perkins, Harrison e coach Vitucci), la compagine meneghina ha certamente approcciato la gara in modo rivedibile non riuscendo, sia in attacco che in difesa, a esprimere quel mordente e quella determinazione palesate invece in più d’un occasione durante la stagione.
Come ha accennato coach Messina al termine della gara al PalaPentassuglia, i segnali lanciati dalla performance in terra salentina non sono stati per nulla incoraggianti e dello stesso avviso è parso anche Gigi Datome.
Alla vigilia dell’importante match contro Sassari nel turno infrasettimanale di Serie A, anche il numero 70 dell’Olimpia (in dubbio per un problema fisico) infatti si è soffermato sulla necessità di correggere alcune cose in vista del rush finale.
“Sicuramente non stiamo attraversando un momento brillante, ultimamente abbiamo perso diverse gare in campionato e dobbiamo preoccuparci di sistemare alcune cose” ha ammesso Datome a La Nuova Sardegna.
“Dobbiamo rivedere diverse cose che non hanno necessariamente a che fare con la stanchezza; ci serve ritrovare la fiducia e la serenità che possono arrivare con una partita fatta bene, con una bella vittoria”.
La speranza per lui e tutta la banda milanese è che questa possa arrivare già contro la Dinamo, un’avversaria sempre temibile e con gli uomini giusti per far male: “È una squadra che gioca con fiducia in tutti i suoi elementi, come è normale che sia con un coach come Pozzecco” ha analizzato l’ala azzurra.
“Hanno tante armi: Spissu sta disputando una stagione super, ha le chiavi della squadra in mano e detta i ritmi; Bilan è un punto di riferimento importante, Bendzius sta facendo grandi cose e tutti gli altri, a partire da Gentile e Burnell, giocano con fiducia e personalità e sanno quando serve prendersi responsabilità”.
Getty ImagesLuigi Datome