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“Dan Peterson ha contrassegnato un’epoca della storia dell’Olimpia lastricata di successi anche internazionali, credibilità e grandi campioni che ha saputo gestire e motivare grazie al suo carisma, alla sua personalità ed entusiasmo. Ancora più di questo, Peterson è stato capace di andare oltre il basket e diventare un personaggio di riferimento per molti anni, e ancora adesso, in virtù della sua apertura mentale e intelligenza. Oltre che figura storica dell’Olimpia, è sempre stato, anche quando ha lasciato il club, un amico sincero e appassionato di tutti noi. Per la società e il Signor Armani poterlo celebrare rappresenta un’enorme soddisfazione”, ha dichiarato Pantaleo Dell’Orco, Presidente dell’Olimpia Milano.
“Per me è stato un fulmine a ciel sereno – dice Coach Peterson -, totalmente inaspettato. Quindi, non solo bello e apprezzato, ma anche emozionante. Come dirò il 2 aprile, voglio ringraziare tutti. Prima, i miei campioni: senza di loro non avrei mai ricevuto questo grande onore. Secondo, il club: a partire da Adolfo Bogoncelli, che mi ha voluto all’Olimpia; al general manager Toni Cappellari, che ha gestito perfettamente la società; alla Famiglia Gabetti, che ha pensato e agito sempre in grande; a Cesare Rubini, sempre nel mio angolo, ogni giorno e ogni partita. Poi, il nostro pubblico: è stato un onore essere l’allenatore dei miei campioni ed è stato un piacere essere il ‘Coach’ dei tifosi dell’Olimpia. Infine, il Sig. Giorgio Armani – che mi ha rivoluto nel 2010/11, il miglior regalo che potessi ricevere – anche per tutto ciò che fa, per lo sport italiano, per il basket italiano e per quello che sta facendo per la nostra Olimpia, che ha riportato ai vertici del basket italiano ed europeo. Ringrazio anche l’Olimpia di adesso, Il Presidente Dell’Orco e Coach Messina. Ancora una volta, mi sento l’uomo più fortunato del mondo”.
Getty ImagesBologna e Milano nel cuore del coach