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Mondiali Basket, Peterson si conferma ottimista: "Italia compatta, duttile e profonda"

24 AGOSTO
BASKET

Il ritiro ha portato a una striscia di vittorie, ma è adesso che il gioco si fa duro: "Pensiamo al girone, Angola ha atletismo, Repubblica Domenicana un Ranking simile e Filippine il tifo di Manila".

SPORT TODAY

Coach Peterson sulle colonne de 'La Gazzetta dello Sport' si era detto ottimista sulla Nazionale, il pronostico è confermato, con la consapevolezza che ci sono potenziali trappole nel cammino iniziale e che un paio di ragazzi lo hanno sinora sorpreso.

"Mi avvalgo della facoltà di non rispondere, mi hanno domandato un parere dopo il secco 7 a 0 che la Nazionale ha messo a segno nella amichevoli di preparazione ai Mondiali, ma mi sono espresso in tempi non sospetti:ho visto l'Italia allenarsi benissimo a Folgaria, è una squadra compatta, duttile e profonda. Ora si gioca per i due punti, le amichevoli sono importanti, ma non contano: si parte tutti da zero punti in classifica e il Girone è da prendere con le pinze: Angola ha atletismo da vendere, Repubblica Domenicana pari valore (10a nel Ranking FIBA, solo due piazze dietro gli Azzurri), Filippine campo amico.  Questi ultimi hanno la squadra sorpresa, non sono i tempi della squadra più piccola al mondo, ci sono naturalizzati; pensate alle Bahamas che con tre NBA ha estromesso l'Argentina dal torneo Preolimpico" scrive l'allenatore che contrassegnò la pallacanestro di casa nostra negli anni 70 e 80, alla guida di Bologna prima e di Milano poi.

C'è una carta su cui Gianmarco Pozzecco deve continuare a puntare: "L'arma dell'Italia è la versatilità, cinque intercambiabili in campo allo stesso tempo: vuol dire Melli che può giocare dentro o fuori, Polonara fuori o dentro e ambedue in difesa fare pesare fisicità e rapidità; per intendersi, su un cambio difensivo contro il play avversario, quest'ultimo può sbattere contro un muro come Melli, o contro una piovra come Polonara. E il discorso vale per ogni ruolo. Uno che può fare la differenza è Matteo Spagnolo, arrivo solo ora ad apprezzarne il talento: Sembra un 20enne da università americane: atletismo, fondamentali, grande naturalezza nei movimenti, mezzi fisici e visione di gioco. Ritenevo che Mouhamet Diouf sarebbe stato il primo 'tagliato', sta inveve garantendo esplosività: difesa, grinta, schiacciate e stoppate".

Quale sia lo svincolo da prendere non è ancora noto, ma l'Italia sa come si deve tenere pronta: "In ogni manifestazione FIBA c'è sempre una partita ponte da vincere per fare strada: il problema è che non si conosce quella che lo diverrà e quindi l'Italia deve farsi trovare pronta con cinismo, durezza mentale, esperienza, killer instinct e tenacia; Pozzecco ha puntato perciò su 12 agonisti, lui ha vinto l'argento alle Olimpiadi con quelle doti".

   

Diouf

Getty ImagesItalia

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