Mondiali Basket, Dan Peterson consiglia Pozzecco: "Inutile l'ira senza la forza"

Si sofferma sul caso Pozzecco coach Dan Peterson, che dedica il suo corsivo su 'La Gazzetta dello Sport' al giuliano, consapevole di come talora il ruolo esiga doti da attore: "Preoccupa la serenità che manca a Pozzecco: dopo l'esordio incerto in cui l'Angola ha imposto la sua fisicità e l'Italia sofferto sino al terzo quarto, il CT si è preso la colpa, affermando di avere trasmesso alla squadra nervosismo; contro la Repubblica Dominicana ha preso il rosso dopo 17', causa doppio fallo tecnico e questo significa che non era soddisfatto dell'arbitraggio. Una gara FIBA è diversa da una gara FIP: gli arbitri internazionali non guardano in faccia nessuno, perché dopo il torneo non avranno a che fare con questi allenatori. E' inutile l'ira senza la forza, diceva Giulio Cesare: il fallo tecnico ci sta, ma con due succede che finisce nel mirino come rompiscatole; se si alza dalla panchina, lo invitano a sedersi, se apre la bocca, lo invitano a tacere. Quando Pozzecco è stato espulso, l'Italia era in testa: poi la gara ha preso una piega negativa. Bisogna scegliere il momento giusto e rivolgersi con rispetto agli arbitri, che devono avere il tempo di rispondere: un allenatore deve a sua volta essere ascoltato".

E' indiscutibile quanto incida su una squadra il suo allenatore, questa è la lezione: "Come diceva un mio grande professore all'Università dell'Illinois nel '54-'55, una squadra rispecchia la personalità dell'allenatore, lo so perché ho provato io stesso a trasmettere sensazioni negative alla squadra; ora serve un Pozzecco determinato e lucido, che sia voce forte ma tranquilla per una Nazionale che sarà di per sé carica in questa gara da dentro o fuori. E' stato un campione, saprà assumere il linguaggio del corpo e del viso necessario, al resto penseranno gli Azzurri". 

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