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Basket senza retrocessioni

26 APRILE
BASKET

Perchè Cantù deve rimanere in serie A.

GUIDO BAGATTA

In mezzo ad una tempesta continua, il basket italiano sta faticosamente arrivando alla fine della stagione regolare. Ad una giornata del termine (più recuperi) molti verdetti sono stati emessi, altri sono in arrivo. La griglia dei playoffs è ancora tutta da sistemare, anche se, almeno le 7 delle 8 che si giocheranno la post season le conosciamo. Festeggia l’est, con 3 squadre qualificate (alle quali si potrebbe aggiungere Trento), molto meno la Lombardia e l’Emilia Romagna che mettono solo Milano (in attesa di capire le sorti di Cremona) e la Virtus dall’altra parte dello steccato.

Parecchi sono i club che possono dirsi insoddisfatti di quanto è accaduto negli scorsi mesi, anche perché, ma questa la possiamo considerare una variabile impazzita ed assolutamente incontrollabile, il Covid non ha colpito tutte le squadre in egual misura ma soprattutto nello stesso arco temporale. Col senno di poi, è ovvio che chi ha subito l’onda epidemica interna all’inizio della stagione, ha poi potuto pianificare meglio le cose, altri, invece, dove il Corona Virus ha colpito tardi, non hanno fatto a tempo a rimettere a posto i cocci.

Comunque, in attesa che si risolva il nodo Brindisi che, se tutto tornerà a posto, dovrà recuperare tre partite in due settimane scarse e di vedere come se la giocheranno Vanoli e Dolomiti per l’ultimo ticket disponibile, vorrei soffermarmi un attimo sul discorso retrocessione (al singolare, dopo l’autoesclusione di Roma). Capisco perfettamente i vari discorsi “ufficiali” sulla sacralità del concetto del merito (che, nel caso di retrocessione sarebbe meglio dire demerito) e su tutto quello che ci sta attaccato dietro e davanti. Argomento questo, tra l’altro, rinvigoritosi negli ultimi giorni con il discorso Superlega di calcio ed il suo “circolo chiuso” per i club fondatori, ma credo che il tutto, visto quello che, soprattutto il basket, ha passato, dovrebbe essere congelato in attesa di capire meglio cosa succederà nei prossimi mesi ad uno sport che, vale la pena sempre ricordarlo, è, per la serie A, professionistico a tutti gli effetti (a differenza, tanto per fare un esempio, del volley). Il calcio sarà anche in grave crisi per quello che è successo, ma durante l’intera pandemia, ha potuto contare su contratti televisivi che, in qualche modo, gli hanno garantito la possibilità di rimanere a galla, anche senza botteghino. Il basket, invece, con i costi pesantissimi del professionismo da sopportare, soprattutto per quanto riguarda i club più piccoli, dagli incassi delle partite genera un introito fondamentale per vivere, che quest’anno è stato pari a zero.

Non so quante saranno le società di serie A, che a fine giugno, a spicchia ferma, valuteranno di lasciare il campionato per i troppi debiti contratti per amor di sport: la speranza è che rimangano tutte (ma la vedo dura) anche perché abbiamo visto, con i nostri occhi, quanti club di A2 di fronte ad una possibile offerta di salire in A automaticamente (quando Cremona era out e Roma traballava già) si sono fatte avanti la scorsa estate. Ravenna? No grazie. Forlì, grazie lo stesso. Tortona? Non abbiamo il campo. Verona? Ancora troppo presto. Insomma, delle squadre interpellate dalla Lega, perché più adatte delle altre a fare il salto in avanti, nessuna ha detto presente.

E voi pensate che, dopo il Covid, le cose possano realmente cambiare? Direi proprio di no, anzi: in molti prevedono già che una, se non entrambe, le “promuovende” potrebbero rinunciare appena finito il loro campionato LNP. Ed è proprio con questo rischio in testa, che dico che Cantù non deve retrocedere. Per il basket sarebbe un suicidio perdere una piazza storica come la Brianza, soprattutto adesso che la società si è rigenerata, ha dei soci ed un presidente importanti ed un progetto per il palazzetto che sembra essere finalmente quello buono. Petrucci avrà tempo per pensarci, ma, politica sportiva a parte, credo che la soluzione sia una sola e l’avete appena letta.

GUIDO BAGATTA
Basket, generica, canestro

Getty ImagesBasket, generica, canestro

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