Non è stato un ingresso morbido nel torneo per tre tennisti importanti come Novak Djokovic, Andrey Rublev e Taylor Fritz: di seguito, riviviamo quanto accaduto nei loro incontri.
Novak Djokovic (1) b. Dino Prizmic 6-2 6-7 (5-7) 6-3 6-4
Anche se alla vigilia del torneo il numero uno al mondo ha rassicurato i suoi sostenitori sulle condizioni del polso destro, uscito malconcio dalla United Cup, non è il miglior Nole quello che fatica quattro ore prima di sbarazzarsi del promettente croato, classe 2005; il connazionale di Goran Ivanisevic si scioglie, però, sul più bello quando spreca un break di vantaggio nel 3° set per portarsi avanti due a uno, destando comunque una bellissima impressione. Una piccola curiosità: il campione serbo non ha mai vinto uno Slam senza cedere neanche un set nel corso del torneo e, qualunque sarà il risultato finale, anche questo Australian Open non farà eccezione.
Andrey Rublev (5) b. Thiago Seyboth Wild 7-5 6-4 3-6 4-6 7-6 (10-6)
Il brasiliano non va lontano dal ripetere l’exploit compiuto nell’ultimo Roland Garros quando sconfisse all’esordio un altro top ten russo, Daniil Medvedev, ma gli manca lo sprint finale, cedendo di schianto sul sei pari nel super tie-break a cui era arrivato miracolosamente dopo aver annullato quattro match-point al moscovita sul 5-6 del parziale decisivo.
Taylor Fritz (12) b. Facundo Diaz Acosta 4-6 6-3 3-6 6-2 6-4
Il californiano sembra lontano dalla condizione migliore in questo avvio di torneo in cui è costretto a recuperare per due volte un set di svantaggio al modesto argentino, faticando tantissimo al servizio con ben 16 palle-break concesse all’avversario; se l’americano vorrà avanzare a Melbourne, urge un immediato cambio di marcia a partire dal prossimo turno.
Getty ImagesNovak Djokovic ha dovuto lottare quattro ore prima di piegare la resistenza del qualificato croato Dino Prizmic