NBA, per i Kings nuovo flop e un posto nella storia

Definirla la squadra più scassata della Lega, parafrasando il celebre film degli anni '80 nel quale lo sport trattato era il baseball e non la pallacanestro, sarebbe ingeneroso, ma di certo la storia recente dei Sacramento Kings è tutto tranne che piena di soddisfazioni.

Con l’unico titolo NBA e di conference datato addirittura 1951, quando la franchigia aveva un altro nome, quello di Rochester Royals, infatti, per i Kings la gloria è lontanissima e allo stato attuale non recuperabile.

La sconfitta contro i Memphis Grizzlies per 116-110 segna allora un’altra tappa del calvario nella stagione della formazione di coach Luke Walton, aritmeticamente fuori dai playoff per il 15° anno consecutivo. Si tratta di un record negativo nella storia della NBA. Eguagliata la contro-prestazione dei Los Angeles Clippers che fecero altrettanto tra il 1976 e il 1991 quando la franchigia si chiamava Buffalo Braves,.

Il ko dei Kings, che ha dato a San Antonio la certezza di un posto nel play in nonostante la sconfitta contro New York, è arrivato al termine di un match sfortunato, segnato dall’assenza di De’Aaron Fox e dall’infortunio al ginocchio subito nel secondo quarto da Richaun Holmes. Non bastano i 31 punti di Justin James, al massimo in carriera. Memphis resta in corsa per l’ottavo posto ad Ovest grazie ai 30 punti di Dillon Brooks e alla doppia doppia Jonas Valanciunas (24 punti e 13 rimbalzi).

Per Sacramento, quindi, le cui uniche soddisfazioni in tempi recenti restano i due primi posti di Conference del 2002 e del 2003 e l'ultima partecipazione ai playoff rimane quella della stagione 2005-'06, quando furono eliminati da San Antonio vincente nella serie per 4-2.
 

Getty ImagesJustin James, a Sacramento dal 2019