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NBA Playoffs: Al Horford - I took that personally

10 MAGGIO
SPORT USA

Il lungo dei Boston Celtics è il veterano che più sta impressionando nei primi due turni dei Playoff NBA. In gara 4 il lungo dominicano ha aggiornato il suo massimo di punti in carriera in postseason

SPORT TODAY

“Okay. Okay.” Così ha risposto Al Horford a Giannis Antetokounmpo, il giocatore più dominante del pianeta, dopo che quest’ultimo gli aveva appena schiacciato in testa. Un okay quasi urlato, annuendo nervosamente e fissando il greco dritto negli occhi con uno sguardo gelido, minaccioso. Big Al è un veterano alla quindicesima stagione in NBA, la saggezza non gli manca: meglio non cadere nella provocazione del greco in maniera istintiva e rispondere sul campo, azione dopo azione. Il terzo periodo è solamente appena cominciato, i Bucks conducono di 6 lunghezze… C’è ancora tempo per fargliela pagare.

Turning point

Gara 4 dei Boston Celtics svolta in questo preciso momento, perché il vecchio Al - 36 anni da compiere il prossimo 3 giugno - prende l’affronto di Giannis in maniera personale. “I took that personally”, per dirla come Michael Jordan in The Last Dance… Un accostamento - quello a His Airness - che Horford si è meritato per la reazione mentale che ha avuto, trascinando Boston da campione e leader a una meritata vittoria che appena 48 ore prima era sfuggita sul più bello, con un tap-in vincente dello stesso lungo dominicano non valido per un solo decimo di secondo… Questa volta la storia della partita è diversa: Horford segna 16 dei suoi 30 punti nel solo quarto periodo tirando con un impeccabile 6/6 dal campo. Restituisce la schiacciata in testa al greco, urla di rabbia, si carica Boston sulle spalle e i Celtics mettono la freccia nell’ultimo periodo, vincendo 43-26 il parziale degli ultimi 12 minuti.

Il cavaliere nero

Giustamente Jaylen Brown e soprattutto Jayson Tatum godono maggiormente dell’attenzione mediatica quando si parla dei Celtics, ma il cuore e l’anima della squadra la incorporano Marcus Smart e Al Horford. Ma a differenza del numero 36, premiato come miglior difensore della Regular Season, il 42 dei Celtics risalta meno: è un leader silenzioso, meno emotivo e vocale rispetto a Smart, ma altrettanto prezioso. La colonna portante dei Celtics di Ime Udoka è proprio lui, Big Al. Il grande veterano che questa notte ha vestito i panni del cavaliere nero dell’immortale Gigi Proietti, quello a cui "nun je devi rompere er…". Se no sono guai. E se lo ha capito anche Giannis Antetokounmpo, sono tutti avvisati. 

Al Horford, Giannis Antetokounmpo, Boston Celtics

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