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NBA - LeBron James, si attende una nuova ‘The Decision’

7 APRILE
SPORT USA

Il Re ha già colto una nuova margherita da sfogliare: rispettare il contratto restando un altro anno a LA, oppure forzare una trade? Questa la domanda che si porrà per i prossimi mesi LeBron James. Sport Today presenta i più probabili scenari futuri della carriera di LBJ: ad oggi pare tutto molto nebuloso, ma proviamo a fare luce.

SPORT TODAY

L’estate del 2010 per la pallacanestro NBA rappresenta un turning point decisivo: vi dice qualcosa The Decision? LeBron James lascia Cleveland per volare a Miami, dove con Wade e Bosh formerà un fenomenale trio di campioni. L’attenzione dei media era concentrata totalmente su cosa avrebbe deciso Il Prescelto circa il suo futuro: restare fedele a Cleveland - dove poi tornerà, dopo quattro inverni trascorsi a South Beach – oppure formare un Super Team per aumentare le sue chance di vincere l’anello. Opterà per la seconda, scelta che darà il là a bastimenti carichi dei così detti haters... 

A ormai dodici anni di distanza, tra polemiche per le sconfitte e lodi per le sue imprese, LeBron di anelli al dito se n’è infilati quattro. Due consecutivi a Miami (2012, 2013), uno nella sua Cleveland (2016) come promesso… E infine nel 2020, proprio con i Los Angeles Lakers. Franchigia nella quale milita da quattro anni, partecipando ai playoff in solamente due di questi. Troppo poco per un giocatore che prima di sbarcare nella città degli angeli aveva disputato otto finali NBA consecutive (!) tra il 2011 e il 2018, equamente suddivise tra Miami Heat e Cleveland Cavaliers. Troppo poco e troppo avvilente, soprattutto, guardare oggi al futuro dei giallo-viola per King James. Un futuro che non si profila certamente in discesa, nel breve periodo. Per cui la domanda sorge spontanea: LeBron James cosa deciderà di fare quest’estate? 

Restare a Los Angeles

Ci sarebbero almeno 44 milioni di buoni motivi - e di dollari sul piatto - per restare a Los Angeles. Sono soldi che potrebbe prendere anche in altre piazze imbastendo una trade che sarebbe comunque complessa da realizzare. I Lakers per l’estate del 2022 hanno come priorità la missione - quasi impossibile - di provare a liberarsi del contrattone da 47 milioni di dollari di Russell Westbrook, scambiandolo. Non è mai scattato il feeling tra Russ e lo Staples Center, per diverse ragioni, per cui se qualche franchigia dovesse farsi avanti per il numero 0, a Los Angeles sarebbero disposti ad accettare anche qualcosa meno del pacchetto spedito la scorsa estate a Washington - Kuzma, Caldwell-Pope, Harrell e una scelta al primo giro al Draft. Col senno di poi e anche di prima, una discreta follia… 

Tornando a James, restare a Los Angeles un ultimo anno, rispettando il contratto, vorrebbe dire molto probabilmente tollerare una nuova stagione senza particolari ambizioni. Sarebbe la sua 20esima in NBA e di anni ai massimi livelli non gliene restano più molti, per cui potrebbe forzare la mano e fare pressioni sulla dirigenza per trasferirsi. L'alternativa sarebbe accettare un anno di transizione, prefiggendosi come obiettivo per il suo 2022/23 diventare il top scorer all time, con il leggendario Kareem Abdul-Jabbar che sente già il fiato sul collo del Re. E sorpassarlo proprio con la maglia dei Lakers indosso renderebbe forse ancor più degna di gloria la sua impresa. Poi, la palla è rotonda: con la coppia James - Davis sana e coadiuvata da qualche buon role player, i Lakers potrebbero clamorosamente tornare competitivi e pericolosi. Molto dipende da quanto mercato riuscirà a muovere la dirigenza in estate. Lo spazio di manovra è davvero poco se non si riesce a scambiare Westbrook e l’impressione è che più di nuovo disperato assalto al titolo nel 2023, i Lakers decideranno di avviare un rebuilding process, svecchiando il roster e ricostruendo dalle macerie del disastro di quest’anno.

Andare via - Il lato romantico del Re

Non sono passate inosservate però le parole al miele rivolte da James durante l’All Star break di quest’anno all’indirizzo di Cleveland, la città che ha ospitato proprio lo scorso febbraio la kermesse delle stelle NBA.

LeBron per l'occasione ha ricevuto un’ovazione dalla sua gente e ha aperto alla possibilità di tornare nuovamente in quella che da sempre considera casa, un domani. I Cavs oltretutto hanno fatto molto bene quest’anno, ripartendo da giovani interessanti come Mobley, Garland, Allen e Markannen. L’aggiunta di James potrebbe rendere Cleveland nuovamente una contender, ma i Cavs dovrebbero sacrificare degli asset importanti per fare spazio al contrattone del nostalgico LeBron. Più probabile dunque che aspettino il 2023, quando si libereranno dei circa 30 milioni pattuiti all'anno da Kevin Love e volendo anche dei 18 di Caris LeVert. Lo stesso James potrebbe decidere di firmare a cifre ridotte o addirittura minime, aspettando l’estate del 2023, per regalarsi maggiori chance di vincere almeno un altro titolo e di fare manita di anelli.

Il lato romantico di LeBron è emerso anche in una dichiarazione di pochi giorni fa: “Un giocatore attuale col quale vorrei giocare assieme è Steph Curry”. Entrambi nati ad Akron, nell'Ohio, addirittura nello stesso ospedale. Entrambi due tra i più grandi, rivoluzionari e vincenti atleti della storia. Per il momento però si tratta solo di un desiderio espresso ad alta voce dal più anziano dei due, desiderio che Curry non sembra interessato ad ascoltare per il momento. Lesa maestà? Non diremmo: anche Steph ha costruito un regno decisamente importante nell’ultimo decennio, nei pressi della baia californiana.

E per concludere la trilogia romantica… Un ritorno a Miami? Lo vediamo improbabile. Non è trapelato nulla di concreto in merito infatti, così come circa altre possibili destinazioni per il soggiorno del Re per la stagione sportiva 22/23. Ma è ancora presto, la primavera è appena cominciata e l’estate deve ancora arrivare, con tutti i trade rumors bollenti come la sabbia al mare nel pomeriggio di una giornata di sole.

Per il momento LeBron si gusta un calice di vino rosso, si fuma un sigaro (anche se con meno soddisfazione di quelli post vittoria alle Finals…) e contempla tutte le ipotesi del caso. Molto come detto dipenderà da quanto si rinnoveranno i Lakers da ogni punto di vista, dalla dirigenza al roster passando per lo staff tecnico - si parla già di Doc Rivers, con Frank Vogel che può già virtualmente considerarsi disoccupato...

In ogni caso, per sapere da che parte della bilancia penderà la nuova decision dovremo attendere ancora qualche mese.

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