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Il #5 si impone dopo la lunghissima assenza dalla categoria, a causa di una squalifica imposta dopo aver utilizzato un epiteto raziale in una competizione virtuale. Nonostante fosse lui stesso proveniente da una minoranza (Larson è di origini asiatiche) era stato prima sospeso e poi mollato dagli sponsor e dal team. Questa notte la rinascita e il ritorno al successo, dopo che il giovane americano non vinceva dalla prova di Dover dell’autunno 2019, evento valido per i Playoffs.
Si è visto subito che Larson era in serata: sin dalle prime battute sul triovale da un miglio e mezzo del Nevada, Kyle aveva mostrato di essere in ottima forma, sia personale che… meccanica. Su un tracciato che offre molte possibili traiettorie, e che ha visto sin da subito situazioni con tre vetture affiancate, aveva dato segnali di superiorità, riuscendo sempre ad agguantare le prime posizioni.
Larson ha saputo respingere alla grande gli attacchi delle quattro vetture di Gibbs ed ha saputo mantenere un discreto gap in occasione dell’ultima sosta in green dell’evento. Solo Brad Keselowski, classificatosi al secondo posto, nel finale ha provato ad impensierire il #5 di casa Hendrick Motorsport, lontano da oltre 12 mesi dalla victory lane. Kyle ha tagliato il traguardo con oltre due secondi di margine sul #2 di casa Penske, secondo davanti a Kyle Busch e Denny Hamlin. Appuntamento settimana prossima a Phoenix (Arizona).
Classifica finale NASCAR Cup Series Las Vegas
Kyle Larson (Chevrolet)
Brad Keselowski (Ford)
Kyle Busch (Toyota)
Denny Hamlin (Toyota)
Ryan Blaney (Ford)
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