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MotoGp, Mir: "Sono l'uomo da battere, ma il favorito è un altro"

3 FEBBRAIO
MOTORI

Sulla scelta del numero 1: "Non ho ancora deciso se prendermelo o no"

SPORT TODAY

Il campione del Mondo Joan Mir sta pensando di guidare con il numero 1, che gli spetta di diritto: “Ma non ho ancora deciso se prendermelo o no. L’1 risplende di una sua luce, il 36 mi ha accompagnato nel lavoro e mi ha portato a due titoli Mondiali. Quello della Moto3 che è stato molto importante per capire certe dinamiche e per gestire le situazioni in un modo che mi è stato utile per vincere il titolo più importante, in MotoGP. Vedremo. L’1 non ha portato bene agli ultimi che lo hanno scelto? Quindi è una sfida per battere la maledizione...”.

Sulla nuova stagione: “Siccome ho vinto l’anno scorso forse sono l’uomo da battere, ma non il favorito. Sono due cose diverse. Il favorito è Marc. Non so come tornerà, se sarà al 100% il favorito è lui. Se si parlasse di un altro dubito che dopo un anno di assenza potrebbe essere subito in palla dalla prima gara, se lui lo farà non ne sarò stupito. Anche perché lì è tutto il pacchetto che è fortissimo, lui e la Honda. Sarà difficile batterli. Poi, se non dovesse esserci lui allora forse sì, il favorito sono io. Ma in generale credo di dover ancora migliorare per essere considerato il favorito. Poi certo, se vinco anche quest’anno, allora per il 2022 potrò dire di esserlo…”.

Mir, però, la pressione non la sente: “No, quella ce l’avevo giù anche l’anno scorso, quindi sarà la stessa cosa. Si tratterà solo di trasformarla in pressione positiva, motivante, come sono riuscito a fare l’anno scorso. Rivincere? Più che alla vittoria, del campionato e dei GP, punto ad essere un pilota migliore. L’anno scorso sono stato molto costante, ho avuto la testa fredda ma non ho vinto con la velocità, l‘ho fatto con la costanza. Quindi devo migliorare, devo essere più veloce a inizio gara e in qualifica. In qualifica dove tutto il pacchetto deve progredire”.

L'ambizione resta comunque alta: “Ripetersi non sarà semplice. Ma sono molto tranquillo, perché se lavoreremo con la stessa mentalità e la stessa intensità dell’anno scorso di certo prima o dopo torneremo a vincere”. 

Nella sua Suzuki mancherà Davide Brivio: “Davide mi ha chiamato per dirmelo nella mia unica settimana di vacanza, a Tenerife. Subito sono rimasto scioccato. Poi mi ha spiegato, mi ha detto che ha un altro progetto in Formula 1, niente altro di più. Ma mi ha rassicurato. Spero che la sua assenza non sia un problema. Sono convinto che non lo sarà, perché in Suzuki ci sono le persone e le competenze per gestire al meglio la situazione, per fare tutto al meglio, per il bene della squadra e per il bene mio. Non sono preoccupato”.

 

 

Jaon Mir campione del mondo MotoGP 2020

Getty ImagesJoan Mir, campione del mondo in MotoGp

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