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Lo spagnolo purtroppo non è riuscito in questa missione e, come se non bastasse, non è arrivato a togliersi grandi soddisfazioni nemmeno a livello di vittorie personali visto che, nonostante tutti gli sforzi fatti, al massimo è salito sul secondo gradino del podio (in Algarve domenica scorsa e nel Gran Premio di Stiria).
Un anno dopo l’ultima vittoria ottenuta l’8 novembre 2020 nel Gran Premio d’Europa, il nativo di Palma di Maiorca è dunque ancora a secco, una situazione questa che non lo lascia per nulla sereno.
“È difficile per me, non mentirò. Pretendo molto da me stesso, non sono sempre contentissimo di salire semplicemente sul podio. Sono uno a cui piace vincere e questa situazione mi sta pesando molto” ha affermato il pilota della Suzuki prima di andare con la mente a quanto fatto le scorse stagioni.
“L’anno scorso era la mia seconda stagione in MotoGP, ho iniziato ad andare forte, è arrivata una vittoria e fine stagione e avrebbero potuto essere di più. Ma poi arrivi a un certo punto in cui ti dici che è la tua terza stagione e devi migliorare. Sono in questa fase, corro nel mondiale da poco tempo e sono arrivato in MotoGP molto velocemente, questo vuol dire che ho ancora margine di miglioramento”.
Su questo punto Mir insiste e insisterà per tornare a sbloccarsi prima possibile, se non a Valencia questa domenica quantomeno alla prima occasione utile nel 2022.
“Avendo corso solamente quattro anni nel mondiale, contando tutte le classi, sono ancora un novellino e ho margine per migliorare. Ma quello che abbiamo fatto quest’anno è stato molto lontano da ciò che mi aspettassi. Passare un anno senza vincere è difficile da digerire e non la sto vivendo proprio bene” ha chiosato il classe 1997 iridato nella Moto3 nel 2017.
GettyJoan Mir