Dopo una settimana di pausa, la MotoGP contrapporrà Pecco Bagnaia e Jorge Martin, i rivali per il titolo ora divisi da sole tre lunghezze, in un trittico decisivo, quello che si dipana tra Indonesia, Australia e Thailandia.
Questo il pensiero del campione in carica: "Non è facile essere competitivi sul bagnato, perciò sono soddisfatto della seconda piazza; mi avvicinavo giro dopo giro a Jorge, ma rischiavo di scivolare e ho rallentato, poi la gra è finita; va benissimo essere ancora a +3, la velocità di oggi mi conforta. Jorge ha spinto molto sulla gomma nei primi giri, non voleva andare sulla gomma posteriore: lo vedevo più in difficoltà nelle ultime tornate. Era facile sbagliare, Binder è caduto per l'anteriore bloccata: i primi giri con le rain sull'umido sono così. Il Mondiale? E' una bella lotta, in occasione dell'ultima interruzione ero davanti nel giro di ricognizione, c'era parecchia acqua e ci hanno fermati per gli spray, era scuro".
Se il pilota di Chivasso dopo lo spavento di Barcellona ha collezionato tre podi Sprint e due domenicali, l'inseguitore ha sfiorato il filotto: cinque successi e la seconda piazza nel GP di Nuova Delhi. Queste le parole di Jorge Martin a 'Sky Sport MotoGP': "Una gran giornata, con qualche problemino in partenza, temevo di cadere; alla fine della prima tornata ho lasciato passare Miller e Pecco, poi si sono fermati e li ho imitati. Dopo un ottimo flag to flag sono rientrato sesto, o settimo: avevo il giusto grip e con la condizione mentale che ho sono riuscito a riprendere la vetta del gruppo; ho rintuzzato l'attacco di Bagnaia spingendo per rimettere 3-4 decimi tra me e lui, ma non so come sarebbe andata la gara, non fosse stata interrotta. Tra i piloti Ducati uso un set up particolare, so come muovermi meglio sulla moto e dove cercare il grip; oggi superavo tutti in accelerazione, perché ho azzardato un altro tipo di manovra, ma la moto è sempre quella".
Getty ImagesJorge Martin