_atrk_opts = { atrk_acct:'ryZiw1Fx9f207i', domain:'sport-today.it',dynamic: true};(function() { var as = document.createElement('script'); as.type = 'text/javascript'; as.async = true; as.src = 'https://certify-js.alexametrics.com/atrk.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(as, s); })();
(function(w,d,s,l,i){w[l]=w[l]||[];w[l].push({'gtm.start': new Date().getTime(),event:'gtm.js'});var f=d.getElementsByTagName(s)[0], j=d.createElement(s),dl=l!='dataLayer'?'&l='+l:'';j.async=true;j.src= 'https://www.googletagmanager.com/gtm.js?id='+i+dl;f.parentNode.insertBefore(j,f); })(window,document,'script','dataLayer','GTM-T4S39TC'); grecaptcha.ready(function() { grecaptcha.execute('6LeaCm0lAAAAAJk-8YrUcXgyA81YOGqyzEgCTWkN', {action: 'pageview'}).then(function(token) { var score = token.score; var dataLayer = window.dataLayer || []; dataLayer.push({ 'reCaptchaScore': score }); }); });La stagione più nera di Marc Marquez va al di là delle problematiche fisiche o di un infortunio, perciò questa pausa è un momento ancora più di riflessione, perché l'otto volte iridato pare aver ormai rinunciato a dare 'guidabilità' alla Honda, dopo la serie di cadute occorse dopo il rientro a Le Mans.
In un paio di occasioni l'asso di Cervera ha gettato la spugna prima del warm-up domenicale e in tutta risposta il manager Honda Alberto Puig ha affermato di non volerlo imprigionare in un contratto che li lega ancora per la stagione ventura, ma non trovano sinora sponda i rumores che avvicinavano Marquez e la KTM; un 'pari grado' qual è Giacomo Agostini, che ha conquistato quindici titoli con Agusta e Yamaha, mette sul tavolo della riflessione il suo prezioso consiglio.
Gli errori in pista sono frutto di un atteggiamento propositivo: “Marquez è stato troppo spesso oggetto di cadute in queste settimane e si è fatto male; ha mirato al 110% per sopperire alle carenze della Honda e questo lo ha fatto cadere ancora" ha spiegato a 'Quotidiano Nazionale' "Non è molto che abbiamo chiacchierato e ho capito che sa quanto mettersi così sotto pressione sia solamente dannoso; deve lavorare in maniera tranquilla, quando la Honda sarà in grado di mettere in pista una moto competitiva lui vincerà e ritornerà a essere un re".
A fare da contraltare alla polvere della Honda c'è una Ducati che viaggia come non mai: "Pecco ha imbroccato la direzione giusta e va veloce, è sull'autostrada; non sbaglia nulla, guida usando anche la testa. Quando un pilota ci mette la testa va oltre velocità, sorpassi e l'utilizzo della potenza che ha la moto. La Ducati è una moto stupenda e vincente, i risultati della Desmosedici sono motivo di orgoglio per il nostro Paese: battere la Ducati ha il sapore dell'impresa".
Getty Images23 allori iridati in due