_atrk_opts = { atrk_acct:'ryZiw1Fx9f207i', domain:'sport-today.it',dynamic: true};(function() { var as = document.createElement('script'); as.type = 'text/javascript'; as.async = true; as.src = 'https://certify-js.alexametrics.com/atrk.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(as, s); })();
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Proprio il 14 agosto 2016 è l'anniversario dell'unico successo dell'abruzzese in MotoGp, in Austria: portò la Ducati a un successo che mancava addirittura dall'autunno 2010. E sempre la rossa è al centro dei pensieri nell'intervista rilasciata a Icon Magazine.
“Se in passato avessi avuto la testa di oggi, avrei preso altre strade, però mi pento veramente solamente di una decisione. Quella di aver lasciato Ducati. Avevo diverse possibilità e ho scelto quella che ritenevo la migliore. A Borgo Panigale ho tuttavia lasciato il mio cuore”. Nel 2016 la Ducati ingaggiò Jorge Lorenzo, campione in carica, il che spinse fuori uno tra Iannone e Dovizooso. Fu il primo ad andarsene alla Suzuki, dove sostituì Maverik Vinales.
Due anni in Suzuki con 4 podi, tutti nel 2018, per Iannone. Poi l'Aprilia e la squalifica. Il futuro che colore avrà? “Ci sono contatti, discorsi in atto. Sono orgoglioso e felice ci sia ancora interesse attorno a me. Dove, come e quando rientrerò non lo so ancora, ma in questi anni ho sempre lavorato per tornare. Ho perso tanto tempo, però la cosa più importante è mantenere la propria dignità. Spero di tornare a fare quello che mi piace, andare in moto a 300 km/h. È questa la mia vita”.
Getty ImagesAndrea Iannone