E' felice il dg Ducati Gigi Dall'Igna dopo aver firmato a Misano Adriatico la quinta tripletta dell'anno: "E' stato meraviglioso, non avevamo la certezza di schierare tutte le noste punte, ma Martin, Bagnaia e Bezzecchi hanno fatto un lavoro fantastico; Jorge può vincere il Mondiale, ma Pecco ha perso veramente poco rispetto a quello che normalmente sarebbe potuto accadere. Sino a che sarò qua io, darò ai piloti le indicazioni migliori per giocarsi la posizione che ognuno merita; il clima di fiducia che c'è oggi in Ducati è una delle componenti del nostro successo, per questo voglio che Jorge abbia la medesima fiducia in Ducati e in me".
Questa la valutazione delle loro singole prestazioni rilasciata a 'La Gazzetta dello Sport': "Pecco sa soffrire, il suo risultato non mi ha sorpreso, ha conquistato due podi da infortunato e non era così felice; Marco è una bella realtà, fa piacere vedere lui, Pecco e Martin stuzzicarsi: nessuno è nemico dell'altro, ci vuole l'intelligenza di capire che quello che succede in pista non c'entra con il mondo reale. Jorge ha perso la chance di salire nel Team ufficiale, ma ne è come stato stimolato: ha la tenacia di chi non finisce mai sotto pressione".
Con una lotta interna alla Ducati per il titolo piloti e l'avere messo in ghiaccio il campionato Costruttori, c'è spazio per scherzose riflessioni di mercato: "La dote migliore di Jorge è che sembra non prendere nulla sul serio, Bagnaia è l'opposto; per lui tutto deve essere definito alla perfezione, Bezzecchi è simpatico. Abbiamo in pugno il Mondiale Costruttori dopo la caduta di Binder? La parola 'impossibile' non esiste, un anno fa abbiamo recuperato 91 punti e se ne assegnavano 25 a gara, adesso il fine settimana ne mette in palio 37. Un suggerimento a Bastianini: la sfortuna esiste e va messa da parte, quando le cose non vanno è sbagliato agitarsi. Marc Marquez nel Team Gresini è una ipotesi che ha i suoi pro e i suoi contro: non vorrei rovinare l'armonia di un pianeta su cui tutti si trovano bene. Certo, se Marc venisse con un assegno in bianco per portarmi a lavorare con lui e Honda in Giappone..".
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