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MotoGP, Bastianini e un apprendistato vissuto ai box: "Ducati crede nel mio potenziale"

22 SETTEMBRE
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Il pilota romagnolo è ancora fermo dopo Barcellona: "Imparo da Pecco la capacità di andare ovunque forte e di pensare positivo, Jorge veloce e costante".

SPORT TODAY

E' ancora ai box, fisicamente e metaforicamente, Enea Bastianini, che ha lasciato Barcellona con una mano e con una gamba fratturate: "E' un anno bastardo, sono caduto pure dalla carrozzina; l'altra sera il mio bulldog mi ha fatto le feste e sono andato giù. Ero più in crisi mentalmente a inizio campionato: i giochi per il titolo adesso sono fatti, mi sono dato pace. Vedo Pecco e Jorge molto veloci e molto costanti, sarà una lotta incerta sino all'ultimo".

Dopo aver conquistato la Ducati ufficiale, il pilota romagnolo non ha ancora fatto vedere di che pasta è fatto: "L'incidente di Barcellona rientra tra le cose che possono capitare, anche se è brutto da dire. Non ho tenuto purtroppo in considerazione che all'interno della prima curva l'asfalto fosse molto sporco e non sono riuscito a frenare; in una traiettoria ideale mi sarei fermato, ma è colpa mia. In un certo quale modo, ho dato una mano a Pecco: il gruppo si è scremato, cinque piloti in più sarebbero stati un rischio vero per lui. So qual è il mio potenziale, devo solo esprimerlo e Ducati crede in me: non mi hanno infastidito quelli che hanno caldeggiato la promozione di Martin, quest'anno è davvero veloce. Rispetto al primo incidente ci metterò meno tempo a essere veloce, avere corso poco ha complicato l'adattamento alla Desmosedici".

Il titolo del compagno di Scuderia è messo a repentaglio da colui che la Ducati aveva messo in concorrenza con lui per il ruolo da ufficiale, spiega a 'La Gazzetta dello Sport': "Pecco è il campione del mondo, è interessante vedere un metodo di lavoro diverso dal mio; essere sicuri di se stessi è fondamentale per mettere a posto la moto. Da lui voglio predere la capacità di vedere le cose positive in ogni aspetto e il rendimento su ogni pista. Rispetto al Team Gresini il metodo di lavoro è più complicato: sviluppare è altra cosa che salire su un mezzo e guidare; racconto le mie sensazioni, Ducati sa dove intervenire in base alle indicazioni dei piloti".  

Enea Bastianini

Getty ImagesEnea Bastianini

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