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Anche il prossimo anno sarà molto probabilmente una sfida a tre a decidere le sorti del campionato del mondo, salvo incognite al momento imprescrutabili, come Scott Redding, Andrea Locatelli o Michael Rinaldi. Chi si contenderà il titolo saranno il campione in carica Razgatlioglu, Rea e Bautista.
Su quali aspetti dovrà puntare Rea per tornare ade ssere campione? Il nordilrlandese riparte con una nuova Kawasaki Ninja ZX-10RR che dovrà garantire quel tocco di potenza e accelerazione in più rispetto al 2021, ma la chiave del successo dovrà risiedere nella forza di squadra. Qualche errore è stato commesso ai box, anche se non ha condizionato fino in fondo il risultati finale. “La mia squadra è una macchina ben oliata, tutti gli ingranaggi funzionano perfettamente“, ha spiegato Jonathan Rea, sei volte campione della Superbike. “Si comincia da mia moglie Tatia, che è una spalla a casa nei giorni buoni e in quelli cattivi. In pista ci sono Kev (Kev Handerland, il factotum) e Fab (Fabien Foret, il coach) che lavorano per me dietro le quinte“.
Ognuno contribuisce a spingere Jonathan Rea verso la vittoria, l’obiettivo è il settimo Mondiale e poi sarà l’addio al Mondiale Superbike. “Ogni meccanico lavora instancabilmente sulla mia moto. Pere analizza i dati al computer, o il mio specialista in elettronica Davide, che con il suo lavoro mi salva il sedere. Tutti insieme costituiscono una parte enorme del successo e sono il motivo principale per cui continuerò con Kawasaki… Penso che insieme abbiamo la partnership più forte che sia mai esistita nelle corse. Il Kawasaki Racing Team è il miglior team che si possa chiedere – ha concluso Jonathan Rea su Speedweek.com –. Sento che la nostra storia non è ancora finita“.
Getty ImagesBritish superbike rider Jonathan Rea