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Redding, veleno sulla Ducati: "Non c'è un progetto vincente"

20 AGOSTO
MOTORI/MOTO/SUPERBIKE

Le prime parole del pilota britannico dopo l'ufficializzazione del passaggio in BMW dal 2022: "In Ducati vedo solo immobilismo".

SPORT TODAY

L'annuncio del passaggio di Scott Redding in BMW dalla prossima stagione ha scosso il paddock della Superbike alla vigilia del settimo appuntamento del Mondiale 2021, l'inedito Gp di Navarra.

Il 28enne britannico lascia quindi la scuderia di Borgo Panigale dopo due anni e il secondo posto nello scorso Mondiale.

Sorprende che l'annuncio sia stato dato in piena stagione e con Redding ancora in corsa per interrompere il dominio di Jonathan Rea, ma evidentemente i rapporti tra il pilota e la Ducati si sono compromessi, come si deduce dalle avvelenate parole pronunciate dall'ex Aprilia in un'intervista a 'Speedweek':

“La BMW mi ha voluto fortemente, non potevo dire di no. Dietro al progetto sento una motivazione e un impegno molto forte. In Ducati invece è tutto immobile, non c’è molto che possiamo migliorare per vincere un campionato”.

C'è anche spazio per un retroscena: “Mi avevano già cercato nel 2019, ma avevo appena vinto il BSB (il campionato britannico Superbike, ndr) con la Ducati e la moto tedesca non era ancora pronta per le prime posizioni. Adesso sono convinto che sia un progetto da top 5″. 

Rientrata nel Mondiale nel 2019 la BMW ha finora raccolto poche soddisfazioni e nessuna in questa stagione, che vede Michael van der Mark e Tom Sykes ancora a secco di vittorie e lontani dai primi posti della classifica. Ma Redding è fiducioso...

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Getty Imagesredding

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