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Formula E, la promessa della Raggi: "A Roma per altri 5 anni"

8 APRILE
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Manca un costruttore italiano, il patron Agag ha specificato: "Se ne parla da anni e non siamo ancora riusciti ad arrivare a una quadra".

SPORT TODAY

Roma è pronta per la Formula E, sabato e domenica i due E-prix scalderanno il nuovo circuito dell’Eur. La sindaca Virginia Raggi ha fatto una promessa: “La Formula E è il futuro che atterra in città, resterà a Roma per altri 5 anni. Questo evento non è solo sport. È un segnale forte per la ripartenza. In qualità di sindaco sono davvero orgogliosa di come i miei cittadini hanno rispettato i divieti e le prescrizioni Covid. Ora, nonostante la pandemia, si può ripartire. Perché non è più possibile restare sospesi. Con l’E-prix Roma diventa un laboratorio vivente sul fronte della mobilità sostenibile, il che è straordinario se si pensa che parliamo di una città millenaria”.

Il patron della Formula E Alejandro Agag non si aspettava di ripartire tanto in fretta: “È quasi un miracolo essere qua, perché il mondo è fermo e questa Stagione 7 è una specie di gara a ostacoli. Altre città si sono arrese, non hanno voluto rischiare e fare questo sforzo. Roma no, e ringrazio tutti per questo. Dà un segno di ottimismo per tutti. Qui stiamo dicendo che andiamo avanti, che questa pandemia si può battere”.

Gli spalti saranno però vuoti: “Noi spendiamo lo stesso, con o senza pubblico - ha specificato Agag -, speriamo di averlo di ritorno il prossimo anno, oltre tutto con la nuova configurazione il circuito di Roma avrà una maggiore capienza. Speriamo molto di sfruttarla nel 2022”.

Manca ancora un costruttore italiano: “Ma sono ottimista – ha detto Agag – se ne parla da anni e non siamo ancora riusciti ad arrivare a una quadra. È una delle poche cose che ci mancano. Se potessi chiedere due cose, vorrei: una squadra italiana e la Tesla. La Tesla sarà difficile, perché Elon Musk ha altre idee. Ma col team italiano possiamo farcela”.

Sticchi Damiani, in veste di vice-presidente Fia, ha ricordato un aspetto fondamentale: “È molto importante ricordare che da quest’anno la Formula E è un Campionato del Mondo. E resta una sfida, come è sempre stata fin dall’inizio. Una sfida voluta da Agag e da Jean Todt che hanno creduto in qualcosa di inimmaginabile. Gli inizi di questa categoria, col cambio macchina, erano stati quasi una denuncia. Il far vedere come le batterie fossero insufficienti e da migliorare era un messaggio molto forte. E utile. Ora sono migliorate, come autonomia e come velocità. La scommessa è uscire dall’idea che l’auto elettrica sia solo una city-car”. 

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