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Porsche e Red Bull: Marko svela la motivazione che ha portato alla rottura

15 SETTEMBRE
MOTORI/FORMULA-1

"Ci siamo resi conto che nessuna delle due parti avrebbe beneficiato dell'accordo"

SPORT TODAY

Tra Porsche e Red Bull, il matrimonio, a quanto pare, non si farà.

Eppure erano tanti e fondati i rumors che volevano la casa tedesca ormai ad un passo nell'entrare nel team austriaco di F1. Quando tutto sembrava vicino alla conclusione, la trattativa ha subito un brusco stop, chiudendo di fatto ogni eventuale e possibile accordo.

A spiegare il perché di questo repentino cambio di idee è proprio Helmut Marko, manager austriaco del team Red Bull che ha evidenziato come l’intenzione dei tedeschi fosse quella di rilevare totalmente la squadra, lasciando poco spazio di manovra agli attuali manager, tra cui il team principal, Christian Horner, e lo stesso Marko per quello che riguarda la scelta dei piloti. 

Situazione difficile da accettare che ha subito portato al muro contro muro decisivo per l’interruzione di una contrattazione che andava avanti già da diversi mesi.

"Dopo mesi di trattative e contrattazioni, abbiamo capito che nessuna delle due parti avrebbe beneficiato dell’accordo”, ha affermato il Manager austriaco della Red Bull. 

“Nelle ultime settimane, Porsche aveva manifestato l’intenzione di rilevare o addirittura raddoppiare il proprio impegno all’interno della squadra. Volevano controllare tutto e ovviamente non poteva andare in questa maniera. Il processo decisionale a Milton Keynes sarebbe diventato troppo burocratico. Una situazione che avrebbe messo a dura prova la nostra flessibilità, ovvero uno dei punti di forza mostrati negli ultimi anni”.

 

Horner e Marko

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