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Mick Schumacher, pilota della Haas, ha fatto quest'anno il suo debutto nei circuito della Formula Uno.
Il figlio di Michael si è raccontato in una bella intervista a "Gazzetta Dello Sport" parlando del suo legame con il mondo Ferrari e di quello del papà: "So che mio padre è parte della storia della Ferrari e ora è bello che di questa storia ne faccia anch'io parte".
Poi, il figlio del sette volte campione del mondo ha detto: "Quando lo accompagnavo a Fiorano per i test, lo osservavo girare seduto in tribuna. Se penso che ogni tanto giro a Fiorano dove mio padre ha percorso centinaia di giri... qualcosa di emozionante".
E su come sia il mondo della Formula Uno visto da vicino spiega.
Alla fine la F1 non è molto differente dalle categorie propedeutiche, quando me lo chiedono, mi piace ricordare che quando uno va in kart impara a usare il volante, impara anche come usare il proprio talento, a gestirsi in gara, come lavorare con i meccanici. Quindi in Formula 4 è tutto un po’ più grande, hai un ingegnere due meccanici, un team. Lo stesso in F3 solo che appunto le squadre sono ancora più grandi e professionali e le macchine più veloci. Crescono il carico aerodinamico e gli ingegneri. In F2 sei già a un livello professionale molto alto. Tutti i team sono buoni, cioè sono in grado di fare un buon lavoro. Si tratta solo di adattarsi alla squadra, di trovare la direzione che ti consenta di migliorare, andare veloce e regolare bene la macchina. In sostanza ogni cosa che impari in questi stadi di crescita, dai kart in poi, fa parte del tuo bagaglio e di permette di ottenere prestazioni anche in F1. Ora dobbiamo lavorare insieme al team, sviluppare la macchina.
Getty ImagesMick Schumacher