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Timothy Castagne spiega l'addio all'Atalanta

14 SETTEMBRE
CALCIO/CALCIOMERCATO

Il terzino belga, passato al Leicester, è tornato a parlare della partenza da Bergamo: "Con Gasperini non c'era un grande rapporto".

SPORT TODAY

Timothy Castagne ci ha messo poco a dimenticare l'Atalanta. L'esterno belga è andato in gol alla prima con il Leicester, all'esordio assoluto in Premier League, sul campo del West Bromwich Albion.

Parlando a 'La Gazzetta dello Sport' Castagne è tornato a parlare dell'addio al club nerazzurro dopo tre anni, spiegandone le ragioni: "Avrei potuto rinnovare il contratto, ma decisione di partire è maturata dopo la partita contro il Psg. Ha pesato la situazione tecnica. Sono stato provato nell’undici titolare tutta la settimana, alla vigilia sono stato escluso: onestamente, è stata una sorpresa. Avevo bisogno di giocare con regolarità nello stesso ruolo: una volta ero a destra, un’altra a sinistra, un’altra in panchina. Non era proprio il massimo".

Castagne ha anche parlato del rapporto personale non proprio idilliaco con Gian Piero Gasperini, specialmente a livello umano prima che professionale: "Tecnicamente e tatticamente è uno dei top in assoluto, ma a livello umano non c’era un grande rapporto. Non c'erano problemi particolari tra noi, ma ha il suo modo di fare: per esempio, se stai fuori sarebbe importante avere una spiegazione da parte dell’allenatore, aspetto che con lui mancava. Ma va bene così, questo mi ha reso più forte mentalmente".

Timothy Castagne Shakhtar Donetsk Atalanta

Getty ImagesTimothy Castagne Shakhtar Donetsk Atalanta

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