QUESTO SITO NON RAPPRESENTA UNA TESTATA GIORNALISTICA IN QUANTO VIENE AGGIORNATO SENZA ALCUNA PERIODICITA'

Calciomercato, date di apertura e di chiusura di ogni federazione

3 AGOSTO
CALCIO/CALCIOMERCATO

Tra due date, segnate sul calendario, si decidono le sorti di una stagione. Si crea la squadra, si alternano, gioie, polemiche e curiosità

SPORT TODAY

Tra due date, segnate sul calendario, si decidono le sorti di una stagione. Si crea la squadra, si alternano, gioie, polemiche e curiosità. Tra queste due date si decide la sorte di tutti coloro che hanno questo sport nel sangue. Sensazionalistico eh. Forse un po' troppo. Ma il calciomercato è anche questo. Nel corso della stagione si lavora per vincere, garantirsi delle entrate, che saranno poi reinvestite nel rinforzare la rosa. Un circolo vizioso che attira al suo interno, cambiando la concezione di questo mondo infinito. Soprattutto negli ultimi anni. 

La visione del calcio è stata rivoluzionata, gli appassionati si sono divisi in due frange opposte. Da una parte ci sono quelli che amano il calciomercato e lo seguono, a tratti, anche più del calcio giocato. Dall’altra coloro che, invece, ancora vivono per lo spettacolo che questo sport è capace di offrire. Un rapporto 'Odi et Amo', prendendo ispirazione da uno dei carmen più famosi di Ovidio (che sicuramente faceva riferimento a tutt’altro!). 

Ecco allora, che l'inizio e la fine del calciomercato diventano motivo di gioia e dolore, o viceversa. Due date decisive, ma anche mutabili e, soprattutto, dipendenti dal luogo a cui si fa riferimento. Basti pensare che all'interno delle sei confederazioni (AFC, CAF, CONCAF, CONMEBOL, OFC, UEFA) vi sono decine di paesi che hanno come riferimenti giorni diversi. Prendendo in considerazione le principali nazioni, per vicinanza e importanza sul piano economico-commerciale, ecco di seguito le date di inizio e fine del calciomercato. 

GIUGNO, IL MESE PER CHI GIOCA D'ANTICIPO!

Chi è stato in questa sessione di mercato ad aprire le danze? La Thailandia, lo scorso 16 maggio! E con netto anticipo rispetto a ogni altro paese, se si considera che i primi a seguirli sono stati Guinea, Cambogia, Guyana, Honduras, Zambia e Sudan solo il 1° giugno. Immaginate che affari! 

Ma è solo dal 9 giugno che si è iniziato a fare sul serio. L'Argentina per il Sudamerica, la Scozia e l'Irlanda del Nord per l'Europa, hanno inaugurato la sessione del 2024. A seguire si sono aggiunte l'Olanda (12/06) e la Romania (13/06). 

La prima vera potenza economica, però, apre i battenti il 14 giugno, ed è l'Inghilterra. La Premier si inserisce con prepotenza, regina dal punto di vista calcistico ed economico. Nello stesso giorno anche Albania e Galles aprono le frontiere, seguite ventiquattro ore dopo da Belgio, Danimarca, Polonia, Slovacchia, Slovenia e Ungheria prima e Bulgaria poi (16/6). 

Tocca in seguito alla Svizzera (17/6) e alla Croazia (19/6), seguite dall'Austria, dalla Repubblica Ceca (21/6), dal Messico (22/06) e, ancora, da Russia, Turchia e Serbia (26/6). Chiude il mese un'altra Sudamericana: il Cile (30/6).

LUGLIO-AGOSTO, "ORA SI FA SUL SERIO!"

A giugno sono andati in scena i primi trasferimenti, ma è a luglio che si entra nel vivo. Sul mercato piombano tutte le federazioni più importanti a livello internazionale. Fin dal 1° del mese, infatti, danno il via ai trasferimenti: Cina, Germania, Francia, Italia, Irlanda, Portogallo, Arabia Saudita, Spagna e Ucraina. La campagna si allarga il 3 luglio al Brasile, seguita poi il 5 da Colombia e Stati Uniti, prima di arrivare al 17 quando tocca anche al Giappone. 

IN SUDAMERICA SI CHIUDE PRESTO BARACCA

Il fatto che il Sudamerica si differenzi dal resto del mondo in fatto di calendari non è sicuramente una novità. A sorprendere è la disparità nella durata delle sessioni. Il primo paese a chiudere il mercato è il Cile (30/7). Quello dei sudamericani è tra i più brevi di tutte le federazioni, durando un solo mese, come quello brasiliano (2 agosto) e quello colombiano (4 agosto). La differenza è evidente con l'Argentina e con il Messico (che però risponde a un'altra confederazione, la CONMEBOL). I primi tornano a lavorare solo ed esclusivamente sul campo dal 31 agosto, mentre i messicani arrivano addirittura fino al 13 settembre, anche oltre molti paesi europei.

IL 1° SETTEMBRE: LA DEADLINE EUROPEA

In Europa il 1° settembre è la data di riferimento per la chiusura del mercato. Rispetto al Sudamerica fare un elenco diviene più facile, meno intricato. Dall'Italia alla Germania, passando per Francia, Ucraina, Austria, Danimarca, Spagna e perfino l'Inghilterra (che aveva iniziato nettamente prima). Tutte chiudono con l'inizio del nono mese dell'anno. 

Le uniche a differenziarsi sono la Polonia come la Romania, il Belgio come la Slovacchia e la Svizzera, che arrivano rispettivamente fino al 4, al 6 e al 7 settembre. La Croazia e la Repubblica Ceca si spingono all'8. Le federazioni che, invece, chiuderanno per ultime sono la Russia il 14 e, infine, la Turchia e la Serbia il 15. 

A distinguersi, ma per le loro chiusure anticipate, sono anche la Slovenia, l'Olanda e il Portogallo che hanno come deadline il 31 agosto. 

QUANDO FINIRÀ L’EGEMONIA ARABA?

L’Arabia Saudita va considerata la vera protagonista di un mercato folle in cui, con il potere del petrodollaro, sta acquistando dall’Europa con una semplicità disarmante. E pensare che saranno gli ultimi a chiudere! La data in cui terminerà quest’egemonia araba, infatti, sarà il 20 settembre, anche oltre paesi come Cina e Giappone che, al contrario, chiuderanno in anticipo: rispettivamente il 31 luglio e il 16 agosto. 

CASI PARTICOLARI: QUALI SONO LE DATE? BOH!

A questa lunga lista di paesi e numeri, se ne aggiungono altri che meritano una citazione per una particolarità: non sono note le date di inizio e fine del loro calciomercato. Buffo eh. Domina su queste il Kosovo, ma si aggiungono anche l'Iran e la Tunisia, per le quali l'ultima sessione di riferimento è quella dello scorso anno. Una particolarità che, per certi versi, è anche significativa. Il perché è intuibile...

Giuseppe Marotta, Inter

Getty ImagesGiuseppe Marotta, Inter

NOTIZIE CORRELATE