_atrk_opts = { atrk_acct:'ryZiw1Fx9f207i', domain:'sport-today.it',dynamic: true};(function() { var as = document.createElement('script'); as.type = 'text/javascript'; as.async = true; as.src = 'https://certify-js.alexametrics.com/atrk.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(as, s); })();
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Domenica altre quattro partite, alle 18.30 Bologna-Salernitana e Udinese-Juventus, alle 20.45 Napoli-Venezia e Roma-Fiorentina. Chiuderanno il programma della prima giornata i posticipi di lunedì tra Cagliari e Spezia (ore 18.30) e tra Sampdoria e Milan (20.45).
Quaranta giorni dopo la festa dell’Italia di Roberto Mancini campione d’Europa e poche settimane dopo la conclusione di un’Olimpiade leggendaria per i colori azzurri, il romanzo del campionato di calcio, che durerà nove mesi esatti (chiusura il 22 maggio 2022), è pronto ad occupare i weekend degli appassionati con il consueto carico di emozioni e polemiche.
Tante le novità, su tutte il riorno del pubblico negli stadi, seppur con il 50% della capienza e posti a scacchiera, per la prima volta dal febbraio 2020, se si eccettua la parentesi di settembre-ottobre dello stesso anno, quando le timide riaperture furono presto spazzate via dalla seconda ondata di Coronavirus.
Quanto questo inciderà sugli equilibri tecnici lo sapremo a breve, dopo la tradizionale sosta di inizio settembre per gli impegni delle Nazionali, dopo la disputa delle prime due giornate, quando sarà concluso il calciomercato.
L’inizio è quindi come sempre da cantiere aperto, anzi più che mai, visto che una delle sessioni di trasferimenti più avare di affari della storia recente non sembra aver cambiato tanto i rapporti di forza ad eccezione per l’Inter campione ha perso la sua anima, Antonio Conte in panchina, e il suo motore bicilindri, ovvero Achraf Hakimi e Romelu Lukaku.
A Simone Inzaghi, Denzel Dumfries e Edin Dzeko, in attesa degli ultimi ritocchi, il compito di mantenere intatta la competitività in Italia e magari di migliorare quella in Europa.
La Juventus ha messo dentro l’entusiasmo del campione d’Europa Locatelli, il Milan ha perso il trascinatore dell’Italia, Gianlugi Donnarumma, e speso tanto soprattutto per confermare chi già c’era. Mercato dispendioso anche per la Roma del rientrante José Mourinho, ma in gran parte per coprire le lacune aperte dall’infortunio di Spinazzola e la partenza di Dzeko.
Curiosità anche per Napoli e Lazio, immutate o quasi negli organici, ma guidate da allenatori di ritorno (Spalletti e Sarri), che completano la lista delle aspiranti ai primi sette posti in un torneo che si preannuncia molto equilibrato.
Per il resto si lotterà per gli ultimi due-tre posti al sole dell’ambitissima “colonna di sinistra” e per la salvezza, alla quale ambiscono le neopromosse, il solito Empoli, tornato dopo due anni, e il duo Salernitana-Venezia, di nuovo in A dopo 22 e 19 anni.
Getty ImagesBarella, Brozovic, Dzeko: l\'Inter riparte tra novità e vecchie certezze