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Serie A, si parte: il ritorno dei tifosi e le incognite del mercato

21 AGOSTO
CALCIO/SERIE A

Inter-Genoa apre il campionato 2021-2022: gli stadi riaprono al 50%, tanti gli addii illustri che fanno da preludio ad una corsa scudetto che si preannuncia incertissima.

SPORT TODAY

Ad un mese dalla fine dell’estate, e a dieci giorni dalla fine del calciomercato, riparte la Serie A. L’edizione numero 90 a girone unico prende il via con due anticipi alle ore 18.30, quello che come tradizione coinvolge la squadra campione d’Italia, l’Inter, che a San Siro ospita il Genoa e quello tra Verona e Sassuolo. In serata, alle 20.45, in campo Torino-Atalanta e Hellas Verona-Sassuolo.

Domenica altre quattro partite, alle 18.30 Bologna-Salernitana e Udinese-Juventus, alle 20.45 Napoli-Venezia e Roma-Fiorentina. Chiuderanno il programma della prima giornata i posticipi di lunedì tra Cagliari e Spezia (ore 18.30) e tra Sampdoria e Milan (20.45).

Quaranta giorni dopo la festa dell’Italia di Roberto Mancini campione d’Europa e poche settimane dopo la conclusione di un’Olimpiade leggendaria per i colori azzurri, il romanzo del campionato di calcio, che durerà nove mesi esatti (chiusura il 22 maggio 2022), è pronto ad occupare i weekend degli appassionati con il consueto carico di emozioni e polemiche.

Tante le novità, su tutte il riorno del pubblico negli stadi, seppur con il 50% della capienza e posti a scacchiera, per la prima volta dal febbraio 2020, se si eccettua la parentesi di settembre-ottobre dello stesso anno, quando le timide riaperture furono presto spazzate via dalla seconda ondata di Coronavirus.

Quanto questo inciderà sugli equilibri tecnici lo sapremo a breve, dopo la tradizionale sosta di inizio settembre per gli impegni delle Nazionali, dopo la disputa delle prime due giornate, quando sarà concluso il calciomercato.

L’inizio è quindi come sempre da cantiere aperto, anzi più che mai, visto che una delle sessioni di trasferimenti più avare di affari della storia recente non sembra aver cambiato tanto i rapporti di forza ad eccezione per l’Inter campione ha perso la sua anima, Antonio Conte in panchina, e il suo motore bicilindri, ovvero Achraf Hakimi e Romelu Lukaku.

A Simone Inzaghi, Denzel Dumfries e Edin Dzeko, in attesa degli ultimi ritocchi, il compito di mantenere intatta la competitività in Italia e magari di migliorare quella in Europa.

La Juventus ha messo dentro l’entusiasmo del campione d’Europa Locatelli, il Milan ha perso il trascinatore dell’Italia, Gianlugi Donnarumma, e speso tanto soprattutto per confermare chi già c’era. Mercato dispendioso anche per la Roma del rientrante José Mourinho, ma in gran parte per coprire le lacune aperte dall’infortunio di Spinazzola e la partenza di Dzeko.

Curiosità anche per Napoli e Lazio, immutate o quasi negli organici, ma guidate da allenatori di ritorno (Spalletti e Sarri), che completano la lista delle aspiranti ai primi sette posti in un torneo che si preannuncia molto equilibrato.

Per il resto si lotterà per gli ultimi due-tre posti al sole dell’ambitissima “colonna di sinistra” e per la salvezza, alla quale ambiscono le neopromosse, il solito Empoli, tornato dopo due anni, e il duo Salernitana-Venezia, di nuovo in A dopo 22 e 19 anni.
 

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