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Per quanto riguarda il periodo migliore della sua carriera, il francese dice senza dubbio Parma, quando faceva coppia con un certo Fabio Cannavaro:
"I miei primi anni a Parma. A contatto con Carlo Ancelotti ho imparato alcune cose essenziali per un difensore. Durante le prime partite mi chiedeva di andare in tribuna e guardare il movimento della linea difensiva. Fu in Italia che capii l’importanza della tattica. In questo periodo ho avuto i maggiori miglioramenti, sono cresciuto, sono diventato più intelligente e questo mi ha reso tutto più facile perché metteva in risalto le mie qualità”.
Anche per l'avversario più forte, Thuram non ha dubbi a dire Ronaldo il Fenomeno:
"Ronaldo, naturalmente. Non importa dove si trovava, poteva scatenare da un momento all’altro un’azione che avrebbe portato a un gol. È sempre stato molto bello giocare contro di lui, divertente.”
Per quanto riguarda il compagno migliore mai avuto, di campioni ce ne sono stati tantissimi, ma uno spicca su tutti:
"Zinedine Zidane. La prima volta che l’ho incontrato, nella nazionale francese, aveva 17 anni e mezzo. Durante il riscaldamento faceva cose incredibili con la palla, nessuno ci riusciva. Poi è cresciuto fino a diventare un giocatore affermato in Italia. Non mi piaceva che la gente pensasse che fossi semplicemente dotato e talentuoso. Zidane è stato soprattutto un grande lavoratore, con molto carattere".
Getty ImagesLilian Thuram