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Seria A, Serse Cosmi fa le carte al campionato: "Il Napoli è favorito, è una squadra divertente"

9 LUGLIO
CALCIO/SERIE A

Il tecnico del Perugia approdava in Serie A nel Duemila: "Un campionato con cui non si possono fare paragoni. L'algoritmo? Per conoscere gli uomini ci devi parlare, li devi ascoltare, li devi capire".

SPORT TODAY

L'intervista a 'La Gazzetta dello Sport' rilancia le ambizioni di Serse Cosmi verso una panchina: "Mi rilasso seguendo il Tour de France, Pogacar è come il mio idolo Pantani: con loro di scontato una sola cosa, che attaccano sempre. Il calcio è la passione della mia vita, non mollo: i migliori allenatori sono quelli della mia generazione, a parte Ancelotti, che è unico, penso a Spalletti, Sarri e Gasperini".

Era un altro calcio quello che lo accolse al livello massimo: "Quando arrivai nel 2000 in Serie A c'erano Ronaldo, che sembrava capitato per caso tra gli altri ventuno, Totti, Del Piero, Batistuta, Shevchenko, Zidane: non si può fare un paragone con adesso, è realismo, mica nostalgia. La tecnologia va usata con parsimonia, gli uomini vanno scelti conoscendoli, parlandoci, ascoltandoli, capendoli, l'algoritmo opera in maniera differente. E' scomparso il trequartista, l'ultimo è stato Morfeo: adesso giostrano da seconda punta, si muovono molto, ma quanto a classe e fantasia..". 

Il piacere della bellezza è timbro che hanno lasciato in lui due Nazionali e anche in questo caso il calcio di oggi è emozione che solletica e poco altro: "Le due squadre che mi hanno emozionato di più sono l'Italia del 1982 e l'Olanda del 1974: un'ala come Bruno Conti, due attaccanti, una mezzala offensiva come Antognoni, un terzino di spinta come Cabrini e Scirea, un libero che impostava, altro che calcio all'italiana; il calcio olandese era un universo sconosciuto, erano i tempi di 'The Dark Side of the Moon', uno spirito rivoluzionario.. Ora il City è forte e Guardiola è bravo, ma non mi batte il cuore: mi ha divertito il Napoli, se il calcio fosse anche giustizia, avrebbe disputato la finale di Champions. Osimhen sarebbe il primo giocatore che domanderei a un presidente: ha forza, velocità, intelligenza, gran tiro e tanti gol". 

La nuova Serie A comincia i ritiri: "Il Napoli parte da un gioco strutturato, è favorito. Sono curioso di vedere il Milan senza Maldini, l'Inter è competitiva, una volta metabolizzata la partenza di Brozovic: Frattesi è una bella mezzala; la Juventus deve ritrovare il suo 'spirito', alla Lazio Sarri darà personalità, la Roma mi fa ammattire, ha solo Dybala, Smalling e Matic come giocatori top, se Mourinho avrà rinforzi, ci divertiremo". 

L''uomo del fiume' ha un rimpianto: "Aver dato retta a chi mi ha consigliato di cambiare carattere: ho perso almeno tre anni di carriera. Gaucci era avanti di 10 anni: ha cresciuto Gattuso, Grosso e Materazzi, gente che ha poi vinto i Mondiali".

Serse Cosmi

Getty ImagesDa Perugia con furore

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