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San Siro, quale futuro per lo stadio: Italia e concerti, ma il comune...

11 FEBBRAIO
CALCIO/SERIE A

Sul destino di uno degli impianti più iconici del calcio regna ancora l'incertezza

SPORT TODAY

Il futuro di San Siro, dopo la decisione del Milan di trasferirsi a San Donato, è appeso a un filo. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha sperato fino all'ultimo in un'inversione di marcia dei due club milanesi e resta fiducioso per un dietrofront almeno da parte dell'Inter, orientata tuttavia a seguire le orme dei cugini e a costruire un nuovo impianto a Rozzano per creare anche lei il proprio polo sportivo e commerciale. Il primo cittadino aveva spesso rimarcato la necessità di fare di tutto per far sì che il grande calcio resti nella sua terra Santa, tanto da aver accelerato le operazioni per il progetto di ristrutturazione. Una missione che ormai può riuscire soltanto a metà.

L'idea è quella di portare San Siro nel futuro, trasformandolo in un "Experience Stadium" per conservarlo e soprattutto rivalutarlo. L'Inter, dal canto suo, appare ferma sulla sua posizione pur non avendo chiuso del tutto la porta al Comune. Il club, tuttavia, anche per rispondere alla mossa del Diavolo intende inaugurare nel 2028/29 un maxi impianto con hotel, negozi e quante più attività possibili. Resta ovviamente il nodo della viabilità, fondamentale anche per la nuova casa del Milan. Per San Siro, intanto, il rischio è che sia già troppo tardi e che la Terra Santa del calcio possa restare a disposizione solamente per concerti e partite della Nazionale. Uno scenario che Sala vuole evitare, tendendo una mano quanto più possibile ai vertici del Biscione. La deadline sui terreni di Rozzano per i nerazzurri scade ad aprile: è, dunque, già corsa contro il tempo.

San Siro

Getty ImagesSan Siro

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