Milan, Leao e la cura Ibra: come Zlatan può aiutare Rafa

Zlatan Ibrahimovic sa ancora essere terapeutico per il Milan. Non è forse un caso che proprio quando è arrivata notizia di una trattativa aperta per farlo rientrare in società come dirigente la squadra abbia tirato fuori una delle prestazioni più convincenti dell'era Pioli, peraltro in Champions League contro una corazzata come il PSG. Ibra negli anni non è stato solo di aiuto a Pioli nella gestione del gruppo, ma ha saputo scuotere e supportare anche tanti giocatori della rosa rossonera. Tra questi c'è certamente Rafale Leao, per il quale l'ex bomber ha sempre speso parole dolci senza mai però dimenticarsi di tenerlo sempre sulla corda. 

Leao, missione continuità: Ibra può aiutare il suo "genio"

Se uno come Ibrahimovic ti definisce "genio" vuol dire che non sei come tutti gli altri. In Rafa Zlatan ci ha sempre visto qualcosa di speciale, sia per le sue qualità tecniche che soprattutto per la sua capacità di spaccare letteralmente a metà le partite. E il ritorno all'ovile di una chioccia che ha scritto pagine importanti della storia del calcio potrebbe consentire al portoghese di fare quell'ultimo salto che gli manca per diventare definitivamente un campione, oltre che uomo simbolo del Milan per il presente e soprattutto il futuro.

Ciò che separa Leao dalla grandezza è solamente la continuità. Troppi alti (meravigliosi) e bassi (inspiegabili), anche nelle ultime ottime stagioni del Diavolo che non può permettersi un fenomeno intermittente. E allora chi meglio di Ibra, campione di mentalità per eccellenza, per scuoterlo e riuscire a farlo essere connesso ogni domenica e non soltanto quando sente davvero di avere qualcosa da dimostrare? Contro il PSG si è visto in maglia numero 10 un genio arrabbiato: ora questa versione deve mescolarsi con la quotidianità, per plasmare finalmente un giocatore pronto per spostare gli equilibri a qualunque livello.

Getty ImagesRafael Leao abbraccia Zlatan Ibrahimovic