L'era di Maurizio Sarri alla Lazio si è conclusa. Martedì il tecnico si è presentato a Formello per rassegnare le proprie dimissioni, accettate la sera stessa dal presidente Claudio Lotito. Nello spogliatoio si era venuta a creare una situazione per lui non più gestibile. La squadra gli era scivolata dalle mani, non la controllava più come prima e i risultati sono stati la prova del nove. «È stato tradito» grida a gran voce il patron biancoceleste nell'intervista rilasciata ieri al Tg1. Qualche riferimento indiretto ai componenti del gruppo e poi tanta incertezza sul nome del possibile successore: «Qui non siamo a Rischiatutto a fare il toto-nome» spiega interrompendo l'elenco della giornalista. Eppure, in quelle ore - mentre parlava ed effettuava i suoi classici voli pindarici un po' in latino, un po' in italiano - la scelta già l'aveva fatta.
L'idea di Igor Tudor sulla panchina laziale nasce dall'esigenza di trovare un profilo che possa offrire garanzie e motivo di gradimento tra i dirigenti laziali. Nel pomeriggio di ieri l'allenatore croato ha raggiunto la Capitale, in serata si è incontrato (insieme al suo agente Seric) nella residenza di Lotito presso Villa San Sebastiano. L'incontro è durato tutta la sera, intorno alla mezzanotte le macchine hanno lasciato l'abitazione con l'accordo in mano e la fumata bianca. I margini della trattativa era già stati definiti nei giorni precedenti, quando Fabiani e Tudor si erano sentiti telefonicamente. Il tecnico aveva dato la sua disponibilità ad allenare la Lazio, ma per farlo chiedeva un ingaggio che toccasse i 2 milioni di euro e un accordo di almeno 18 mesi. Si è arrivati così alla definizione di un contratto con durata fino al 2025 (con opzione per il 2026) che, però, entrerà in vigore solo da lunedì. Domani contro il Frosinone sulla panchina ci sarà Giovanni Martusciello, ex vice di Sarri, chiamato a riportare a Roma quei tre punti che sarebbero fondamentali per restituire un minimo di serenità a un ambiente spaesato. Tudor, intanto, scalda i motori e si prepara a una nuova avventura: starà a lui far rinascere la Lazio.
Getty ImagesTudor durante una partita del Marsiglia