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Da Tucker a Pioli, questione di misure

27 SETTEMBRE
CALCIO/SERIE A

Week-end ricco di momenti indimenticabili e di polemiche. Divertimento assicurato.

GUIDO BAGATTA

Iniziamo il “ripasso” della domenica dal… football americano. So che la materia può essere difficile a quelli a digiuno sullo sport più “scenografico” del mondo, ma nella partita tra Detroit e Baltimora, Justin Tucker, il kicker di questi ultimi, ha compiuto una vera e propria impresa. Praticamente a tempo scaduto, con la sua squadra sotto di un punto, Tucker ha calciato e trasformato il “field gol” della possibile vittoria dalla distanza…. impossibile di 66 yard., Con questa impresa, Tucker si è anche portato a casa il record della lega per il calcio più lungo di sempre, anche con un pizzico di fortuna (la palla ha rimbalzato sulla traversa della porta per poi rotolare oltre) lasciando ammutoliti i 70.000 spettatori del Ford’s Field, che hanno visto la loro squadra perdere per la terza volta consecutiva in stagione. Tanto per capirci, 66 yards sono più di 60 metri, per trasformare calci del genere ci vuole una gamba tre volte più potente di quella di Ronaldo…

Ed a proposito di misure, fa sorridere la polemica venuta fuori dopo le dichiarazioni dell’allenatore del Milan, Stefano Pioli e le dimensioni dello stadio di La Spezia, effettivamente largo 3 metri meno (65 contro i 68 richiesti dalla FIGC e dalla UEFA). In pochi (e io non sono tra questi) sapevano che, sebbene i 68 metri sono richiesti per “motivi ambientali” ci possono essere delle deroghe. E così siamo venuti a conoscenza che gli stadi di La Spezia, Cagliari ed Empoli sono più stretti degli altri. Molti di voi diranno: ”… e chissenefrega” e posso essere d’accordo anche se, come nel baseball della MLB, dove ogni stadio ha misure differenti ,sarebbe stato più “professionale che FIGC e Lega lo comunicassero a tutti. Se non lo sapeva Pioli, figuratevi noi… Per una volta, invece di parlare di Formula uno (anche se la gara di Sochi, meriterebbe, visto che una volta tanto abbiamo potuto vedere qualcosa di interessante, non dormendo sul sofà) mi occuperei della classe minore, la F2. Da quelle parti sta dominando Oscar Piastri, un ventenne purtroppo, nonostante il nome, solo di origini italiane, visto che viene da Melbourne. Piastri, che l’anno scorso ha vinto il campionato di Formula 3, a Sochi, ha messo una seria ipoteca sul titolo di F2. Tutti contenti e felici? Diciamo di si, anche perché, l’italo australiano, che esce dal team Renault, avrebbe tutte le carte a posto per fare l’anno prossimo un altro salto in avanti andando a vedersela con i suoi coetanei Norris, Russell e Schumacher. Il problema è che in Alpine, non sembrano voler cambiare le guide nel 2022 e nemmeno stiano pensando di “prestare” il ragazzino a qualche altra scuderia. Staremo a vedere, certo è che Piastri ha davvero la stoffa del fenomeno…

Se ve ne siete accorti, dopo la Supercoppa è iniziato anche il campionato di basket, completamente oscurato sui media dal calcio, come prima, più di prima, si potrebbe dire. Forse, per cercare di ritagliarsi un po’ di attenzione, sarebbe stato forse utile che la lega pensasse a fare una campagna sui giornali (sportivi e non) e sui siti più visitati e conosciuti, annunciando la lieta novella. Ma siccome non è accaduto, accontentiamoci di raccontare che nella nostra lega, come in NBA , sembra tornata la necessità di avere un centro vero, come quelli di una volta, anche se modernizzato in atleticità e velocità. In Eurolega ne trovate già tanti, da noi, sicuramente John Egbunu di Varese, riassume l’identikit di quello che stiamo raccontando. E con Brescia, che al contrario ha lunghi “piccoli” e non dominanti, con i suoi 13 rimbalzi, 2 stoppate e 12 punti, si può comodamente affermare che, alla resa dei conti, sia stato lui a cambiare gli equilibri del match vinto dalla Openjobs.

GUIDO BAGATTA
Stefano Pioli

Getty ImagesStefano Pioli

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