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Cagliari, Mazzarri: "Voglio ottimismo, non pensiamo alla classifica"

30 SETTEMBRE
CALCIO/SERIE A

Il Cagliari si trova già al primo bivio della stagione nello scontro di domani col Venezia. La classifica piange, e Mazzarri vuole iniziare ad incidere.

SPORT TODAY

Il tecnico del Cagliari Walter Mazzarri ha appena parlato in conferenza stampa prima della sfida di domani alla Sardegna Arena contro il Venezia di Paolo Zanetti. Cagliari e Venezia tornano ad affrontarsi in Serie A per la prima volta dal febbraio 2000: dopo aver perso il primo incontro nella competizione contro i sardi nel 1966, i lagunari sono rimasti imbattuti in tutti i successivi cinque (3V, 2N).

Ecco le sue parole:

"È vero che è una settimana corta, però rispetto alle precedenti ho avuto due giorni in più per lavorare sul campo e non alla lavagna. Credo che in questi allenamenti abbiano provato a capire velocemente, anche se comunque gli automatismi vanno provati molte volte. Loro si sono impegnati, ieri hanno fatto un po' di fatica: ho diversi dubbi, perché valutando meglio il campo mi sono fatto qualche idea. Non mi piace perdere, ma va detto che prima il nostro stadio era un fortino. Dobbiamo fare meglio, essere più compatti in campo: se abbiamo 50 di benzina, voglio che sul campo si dia 52. Poi abbiamo davanti 32 partite, ma non voglio parlare di classifica: voglio mettere la giusta tensione ai giocatori, ma non vorrei che si pensasse troppo al risultato. Perché tempo ce n'è, in classifica abbiamo 2 punti ma basta poco per tirarsi fuori dalla zona retrocessione. Col tempo spero di lavorare bene con chi rimarrà durante la sosta, programmando poi le settimane tipo in futuro. Ora non bisogna essere ansiosi o affogati, dobbiamo guardare i progressi della squadra e non la classifica. La sconfitta la vivo male, non dormo la notte; ma bisogna essere lucidi e chiedo l'aiuto di tutti, io sono il garante dell'impegno di questi ragazzi. Vorrei che ci fosse più ottimismo, tutti insieme vorrei che mi aiutaste a tirare su la testa".

Una parola anche sull'infermeria, a cominciare da Pavoletti:

"Ho parlato proprio oggi con Pavoletti. Quando sono arrivato lui non era disponibile, sono stato io a spingerlo a venire con noi all’Olimpico perché la sua esperienza ci può aiutare, poi lui mi ha detto che sarebbe andato anche in campo in caso di necessità. Con la Lazio avevamo dei giocatori freschi, poi con l’Empoli si è visto il calo. Keita per esempio con la Lazio era brillante con l’Empoli meno. Io lavoro con i medici e cerco di capire chi sta meglio. Chi ha fatto più partite come Dalbert poi si è fatto male. Se però hai poche scelte è possibile che qualcuno abbia dei cali. Per me Pavoletti ha un minutaggio di 30-40 minuti, da quello che ho visto e sono cose che devo valutare [...] Ceter e Dalbert rientreranno a disposizione durante la sosta per le nazionali, mentre Ceppitelli è alle prese con una distrazione di primo grado alla coscia sinistra, da valutare ma non sarà neanche lui della partita".

Infine un commento sul Venezia, che ha tenuto la porta inviolata nel 50% delle sfide di Serie A giocate contro il Cagliari:

"Hanno un atteggiamento sbarazzino, come l'Empoli: se non saremo in grado di fare quello che abbiamo provato, ci faranno soffrire. Oggi incontrare certe squadre per noi è peggio che incontrare squadre come la Lazio. Hanno un bravo allenatore, un'ottima condizione atletica e sono meccanizzati. Oggi bisogna stare bene minimo come le altre squadre, ma io son fiducioso che con questi due giorni di lavoro in più sarà più semplice rispetto alle altre gare [...] Ci sono diverse situazioni che incidono: chi è arrivato agli ultimi giorni di mercato, chi si è infortunato, sono tante queste situazioni che in caso di 3 partite in una settimana hanno inciso sulla tenuta atletica. E non è colpa di chi c'è ora o di chi c'era prima, per cui ho un grande rispetto. Se un ragazzo arriva all’ultimo giorno di mercato non dipende dalla preparazione estiva, ma non c’era una condizione omogenea nella rosa".

Walter Mazzarri

Getty ImagesWalter Mazzarri

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