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Pallone d'Oro, l'intelligenza artificiale rielabora la classifica: Haaland quinto
Sorprendente risultato anche passando per la tecnologia: neppure il computer premia il norvegese
SPORT TODAY
I risultati del Pallone d'Oro 2023 hanno suscitato molte discussioni, con Lionel Messi che ha battuto allo sprint Erling Haaland assicurandosi il primo posto. Il centravanti ha battuto il record di gol in Premier League in una singola stagione alla sua prima annata assoluta trascorsa oltremanica, aiutando anche il suo Manchester City a vincere la sua prima Champions League come parte di un indimenticabile treble. Tutto ciò non gli è tuttavia bastato per superare Messi, che grazie alla leggendaria conquista della Coppa del Mondo si è aggiudicato l'ottavo titolo della carriera. E nonostante la consegna del più prestigioso premio individuale nel mondo del calcio all'argentino abbia spiazzato vari tifosi ed esperti, la decisione è stata in realtà confermata e anzi ulteriormente rimarcata dall'intelligenza artificiale.
L'algoritmo conferma Messi. E Haaland sprofonda
A intervenire a gamba tesa sull'argomento è stato il noto tabloid inglese Mirror, che ha scomodato l'IA per una top 10 alternativa. Nella classifica reale dei primi 10, dal basso verso l'alto Robert Lewandowski, Julian Alvarez e Victor Osimhen sono entrati nella top 10, mentre Ilkay Gundogan e Rodri del Manchester City li precedono rispettivamente al settimo e al sesto posto. Troviamo quindi Kevin De Bruyne, con Vinicius Jr. appena sopra il centrocampista belga. Kylian Mbappe ed Erling Haaland hanno raggiunto Lionel Messi sul podio, con la stella argentina che ha conquistato il primo posto.
Ma che dire della top 10 generata dall'intelligenza artificiale? I cambiamenti in realtà sono evidenti e non sorridono a Haaland, che il computer ha fatto scivolare da secondo addirittura al quinto posto. Lo scalza sul gradino più basso del podio il compagno di squadra De Bruyne, mentre Mbappé è confermato al terzo posto. Sale 4° Lewandowski davanti al norvegese, poi Julian Alvarez, Osimhen, Gundogan, Rodri e Vinicius. E Messi? Neanche a chiederlo, si conferma primo anche negli algoritmi. Quando si dice essere semplicemente superiori, anche alla tecnologia.
Getty ImagesErling Haaland deluso in Manchester City-Tottenham
