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29 giugno 2000 - 21 anni fa l'apoteosi di Francesco Toldo ad Euro 2000

29 GIUGNO
CALCIO/EURO 2020

Sono già passati 21 anni da quell'indimenticabile partita in cui Francesco Toldo parò il mondo e Francesco Totti umiliò Van der Sar. La Partita, che consegna Toldo nella storia del calcio italiano.

SPORT TODAY

A un certo punto sono arrivato a dire: “Tirate tirate, tanto le paro tutte”. Una delle bellezze del gioco del calcio è che, a volte, questo crea eroiimmortali per un'intera nazione. Nell'intera carriera di un calciatore basta una partita, solamente una, per consegnarti all'immortalità sportiva. Per Francesco Toldo, La Partita, è la semifinale dell'Europeo del 2000, ad Amsterdam, tra Italia e Olanda. In quella partita Toldo para tutto, ma proprio tutto il possibile, regalandoci una stupenda finale contro la Francia, poi persa al Golden Gol per colpa di una magia di David Trezeguet (il destino, poi, ha presentato il conto, caro David).

I tre portieri chiamati da Dino Zoff per la rassegna continentale sono Gigi Buffon (giovanissimo, a cui sarebbe toccata la titolarità), Toldo e Antognoli, che però mal sopporta la panchina in favore dei più giovani esattamente come il proprio allenatore (vedi Messico '70, ndr). Ma non è il momento di Buffon di brillare, non ancora. Il destino vuole che ad Oslo, in un’amichevole di preparazione contro la Norvegia, Buffon si fratturi la mano, andando a colpire malamente il palo dopo un colpo di testa del centravanti Carew finito in rete. L’Italia viene sconfitta 1-0 e perde anche il suo portiere, costretto a tornare a casa. Toldo, con il numero 12 sulle spalle, si prende la porta della nazionale. 

L'Italia non gioca bene ma dopo molti anni riesce a conquistare il cuore dei tifosi azzurri. Passa agevolmente il girone battendo Turchia, Belgio e Svezia. Ai quarti si sbarazza della Romania, prima di dover affrontare ad Amsterdam l’Olanda di Rijkaard. L'Amsterdam Arena è completamente arancione, una bolgia, un muro incredibile per una delle scenografie più belle mai viste su un campo da calcio. 

Anche la squadra era di tutto rispetto soprattutto in difesa: Nesta, Iuliano e Cannavaro in mezzo, Maldini e Zambrotta sulle fasce e la coppia d'attacco formata da Del Piero e Inzaghi, col primo preferito al più ispirato Totti (ispirato eccome, ora possiamo dirlo). 

Gli Oranje possono vantare giocatori come Bergkamp, Zenden, Overmars e Davids, e trascinati dal pubblico partono a razzo. Zambrotta out per doppia ammonizione alla mezz'ora sembra l'inizio della fine, ma in realtà era l'inizio di una partita storica. 3 minuti dopo l'espulsione di Zambro, l'attuale tecnico della nazionale olandese Frank De Boer è sul dischetto. Toldo, che in questa partita sembra in preda ad una crisi mistica, lo para. Al 62' Merk, arbitro di quella partita, fischia un secondo rigore, che Kluivert calcia sul palo. 

Entrano Delvecchio e Totti, ogni tanto l’Italia si presenta in contropiede davanti a Van der Sar, ma rimane l’Olanda a fare la partita. A Francesco Toldo oggi però non si segna, neanche ai supplementari. Nonostante non compia parate clamorose, oggi Toldo ha i superpoteri, indiavolato, scalmanato come mai visto in carriera tira giù una saracinesca invalicabile.

La partita si decide con la lotteria dei calci di rigore, e qui viene il bello. A rendere il tutto ancora più magico c'è la malasorte che affligge gli Azzurri dagli undici metri. Sono dieci anni esatti che la Nazionale italiana ha con i rigori un rapporto complicato. È uscita in questa maniera a Italia ’90, Usa ’94 e Francia ’98. 

Di Biagio va per primo e segna. Il primo olandese è di nuovo Frank De Boer, che vive il suo personale incubo facendosi parare il secondo rigore della partita. Pessotto segna, Stam calcia alto. È il turno di Francesco Totti, ed è quasi inutile raccontare come è andata. Anni dopo Francesco raccontò la perplessità di Maldini e Cannavaro di fronte alla scelta di questo giovane Campione, ma si sa, i migliori sono matti. 

Kluivert segna, Paolo Maldini tira con il sinistro e se lo fa parare. Quando tocca a Paul Bosvelt, terzino del Feyenoord, tutti ormai sanno che oggi a Toldo nulla è vietato. Infatti para anche questo rigore, e l'Italia è in finale esaltandosi nella propria migliore tradizione: la difesa. 

Anni dopo, Toldo rilascerà una bellissima intervista su quella partita. Vi riportiamo qua solo un brivissimo estratto, ripreso dai colleghi di 90min.com:

"Ero concentratissimo, perché in serate così la concentrazione non manca mai. L’obiettivo era di fronte a me e quando arrivi a quel punto con tutti i sacrifici che hai fatto per arrivare in Serie A e in Nazionale, è davvero difficile che te lo lasci scappare…

A un certo punto sono arrivato a dire: “Tirate tirate, tanto le paro tutte”.

Questa è stata La Partita di Francesco Toldo. Come è andato poi quell'Europeo, è un'altra storia.

Francesco Toldo

Getty ImagesFrancesco Toldo

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