_atrk_opts = { atrk_acct:'ryZiw1Fx9f207i', domain:'sport-today.it',dynamic: true};(function() { var as = document.createElement('script'); as.type = 'text/javascript'; as.async = true; as.src = 'https://certify-js.alexametrics.com/atrk.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(as, s); })();
(function(w,d,s,l,i){w[l]=w[l]||[];w[l].push({'gtm.start': new Date().getTime(),event:'gtm.js'});var f=d.getElementsByTagName(s)[0], j=d.createElement(s),dl=l!='dataLayer'?'&l='+l:'';j.async=true;j.src= 'https://www.googletagmanager.com/gtm.js?id='+i+dl;f.parentNode.insertBefore(j,f); })(window,document,'script','dataLayer','GTM-T4S39TC'); grecaptcha.ready(function() { grecaptcha.execute('6LeaCm0lAAAAAJk-8YrUcXgyA81YOGqyzEgCTWkN', {action: 'pageview'}).then(function(token) { var score = token.score; var dataLayer = window.dataLayer || []; dataLayer.push({ 'reCaptchaScore': score }); }); });Dest, ma cosa combini! Dopo aver collezionato appena 14 presenze nella passata stagione con la maglia del Milan, Sergiño Dest, in estate, è stato nuovamente girato in prestito dal Barcellona: direzione Olanda, all’Ajax. Anche nei Paesi Bassi, però, le cose non sembrano andare granché, in linea con le prestazioni della sua squadra. Di male in peggio, insomma, considerato ciò che Dest, nato ad Almere (in Olanda) da padre statunitense, originario del Suriname, e madre olandese, e quindi in possesso del doppio passaporto, ha combinato con la sua Nazionale, gli Stati Uniti del ct Gregg Berhalter.
Due gialli in meno di 30 secondi: il primo per proteste, il secondo per… un bacio
Le ‘follie’ di Dest sono cominciate attorno al 40esimo del match di ritorno dei quarti di finale della CONCACAF Nations League, tra Stati Uniti e Trinidad e Tobago. L’ex rossonero, convinto di aver tenuto in gioco il pallone su un’azione di ripartenza, è stato fermato dal fischio dell’arbitro, Walter Lopez, che indicava invece una rimessa laterale. Una decisione che ha mandato (inspiegabilmente) su tutte le furie Dest, il quale ha immediatamente raccolto il pallone da terra e l'ha calciato con forza e con rabbia sulle tribune, meritandosi il primo cartellino giallo. Ma il classe 2000 non ha minimamente placato le sue proteste, anzi, ha continuato ad urlarne di ogni all’arbitro, nonostante i diversi tentativi dei compagni di squadra di calmarlo e di evitare l’immediata seconda ammonizione. Tentativi risultati vani, perché a forza di ascoltare e ricevere le feroci proteste di Dest (con tanto di bacio irrisorio lanciato con un soffio sul palmo della mano), Lopez non ha esitato e ha estratto il secondo giallo: rosso e Usa in dieci contro undici per quasi un tempo e mezzo, e Sergiño cacciato dal campo dai compagni tra i rimproveri, anche del suo allenatore.
«È stata una completa mancanza di rispetto per i giocatori in campo e per i ragazzi che erano in panchina, ma anche irrispettoso nei confronti del gioco stesso e degli arbitri» - ha dichiarato a fine partita il capitano degli Usa e giocatore del Fulham Tim Ream. Col ct Gregg Berhalter che ha poi rincarato la ‘dose’ -: «È imperdonabile, è stata una cosa surreale che non ci rappresenta: non è così che si comporta il gruppo».
Poche ore dopo la fine del match, sono poi arrivate anche le scuse di Dest. «Voglio scusarmi con i miei compagni di squadra, lo staff, i tifosi e tutto il paese per il mio comportamento: inaccettabile, egoista e immaturo. Ho deluso la mia squadra! Ed è qualcosa da cui devo imparare, non accadrà più», ha scritto l’ex Milan sui suoi profili social. Basteranno queste scuse per essere richiamato in Nazionale?
Getty ImagesSergiño Dest e le \'follie\' combinate in Nazionale