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Proseue poi il tecnico pugliese: "“Scuse, scuse, scuse. Cercare di proteggerli ogni volta. Bah. Andiamo, siamo professionisti. Il club ci paga un sacco di soldi, i giocatori ricevono i soldi, io ricevo i soldi. Non per trovare scuse". Nel finale Conte poi rincara la dose: "Sono abituati qui. A non giocare per qualcosa di importante. Non vogliono giocare sotto pressione, sotto stress. Questa è la storia del Tottenham. Vent'anni di proprietà e non hanno vinto niente. Perché? Finora ho provato a nascondere la situazione. Per cosa possiamo combattere in questo periodo, con questa mentalità, questo impegno? Per cosa? Il 7°-8° posto? La colpa è solo del club o di ogni allenatore che è stato qui".
Getty ImagesAntonio Conte