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NCAA, March Madness: saranno tre i rappresentanti azzurri

17 MARZO
BASKET

Toccherà a Lever, Woldetensae e Anumba tenere alto il nome dell'Italia nella fase finale del torneo universitario a stelle e strisce.

SPORT TODAY

Dopo l’indimenticabile esperienza del 2019 quando Davide Moretti e Francesco Badocchi con le loro Texas Tech e Virginia arrivarono a contendersi il titolo (vinto poi dal secondo pur senza entrare in campo) alle Final Four di Minneapolis, l’Italia proverà a rivivere le emozioni di quei giorni affidandosi a tre ragazzi di belle speranze.

Alessandro Lever, bolzanino classe 1998, è uno dei perni di Grand Canyon (opposta ad Iowa al primo turno), approdata finalmente tra le migliori 68 della fase finale prevalendo su New Mexico State nell’ultimo appuntamento del Torneo WAC, quello della Western Athletic Conference.

Al quarto anno in maglia Antelopes, Lever (13.6 punti e 5.3 rimbalzi quest’anno) forma un frontcourt di assoluto livello con il danese Asbjørn Midtgaard, lungo dalle caratteristiche complementari a quelle dell’italiano la cui presenza in quintetto base permette all’ex Reggio Emilia di mettere in mostra le proprie qualità giocando da “4”.

Un ruolo importante lo ha nello starting five di Winthrop anche Michael Anumba. La guardia del 1999 nativa di Reggio Emilia (6.4 punti e 4.6 rimbalzi di media le cifre del suo terzo anno) ha contribuito con energia, difesa e versatilità al record di 23-1 dell’ateneo del South Carolina, un rendimento che ha consentito agli uomini di coach Pat Kelsey di riconquistare l’accesso alla fase finale del torneo NCAA dopo che la scorsa stagione, una volta ammessi, il Covid-19 aveva vanificato tutti i loro sforzi causando l’annullamento della competizione.

Desiderosi quindi di godersi finalmente questa prestigiosa opportunità, Winthrop e Anumba proveranno a far bene fin da subito contendendo il passaggio del turno a Villanova.

Come il reggiano, anche Tomas Woldetensae (4.6 punti di media) e i suoi Cavaliers tenteranno di ben figurare nel torneo. L’italo-eritreo nato a Bologna nel 1998 ha visto calare i minuti concessigli da coach Tony Bennett rispetto all’anno passato ma, non per questo, ha perso entusiasmo e pericolosità offensiva, come dimostra il 42,6% dall’arco che lo rende un’importante arma nell’arsenale di Virginia, attesa al primo turno dalla sfida con Ohio.

Alessandro Lever

Getty ImagesAlessandro Lever

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